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lunedì 13 ottobre 2008

ROSARIO IN ONORE DI S.GIUSEPPE

(AVE a S.GIUSEPPE sul modello dell'AVE a Maria SS.)

AVE, o Giuseppe
uomo giusto,
Sposo verginale di MARIA
e padre davidico del Messia;
Tu sei benedetto
fra gli uomini, e benedetto è il Figlio di Dio che a Te fu affidato: GESÙ.
SAN GIUSEPPE,
patrono della Chiesa
universale,
custodisci le nostre famiglie nella pace e nella grazia
divina,
e soccorrici nell'ora della nostra morte. Amen.

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio,
ora e sempre, nei secoli dei secoli, Amen.

Presentazione del Mistero di San Giuseppe, con riferimento al Vangelo e un brevissimo commento di attuazione.

PREGHIAMO PER IL PAPA:
II Signore Lo conservi, Gli doni vigore, Lo renda felice sulla terra e Lo preservi da ogni male. Amen.

PRIMO MISTERO
Si contempla S. Giuseppe
L'UOMO GIUSTO agli occhi di Dio MI 1,18-21.24.
Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insie¬me si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo dei Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te
Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiama¬to Emmanuele, che significa Dio con noi. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.

Riflessione: Dunque S. Giuseppe aderì, con piena fiducia, al progetto di Dio su di sé. Ci lasciamo anche noi guidare nelle nostre scelte dalla Parola di Dio, dalla Parola della Chiesa?

Padre Nostro
10 Ave, o Giuseppe
Gloria al Padre

SECONDO MISTERO
Si contempla S. Giuseppe LO SPOSO VERGINALE di Maria SS. LC 1,34-38.
Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo» Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la poten¬za dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo parti da lei.

Riflessione: II matrimonio, tra Battezzati, può essere vissuto cristianamente, degnamente in due sole maniere, sempre, evidentemente, di comune accordo degli sposi (la comunione degli spiriti è necessaria assolutamente negli sposi): può essere vissuto responsabilmente aperto alla procreazione o verginalmente, per una speciale missione per il Regno di Dio. Gli sposi cristiani, secondo S. Paolo, 1 Cor. 7,29, non dovrebbero più considerarsi di questo mondo.

Padre Nostro
10 Ave, o Giuseppe
Gloria al Padre

TERZO MISTERO
Si contempla S. Giuseppe IL FIDENTE PROFUGO nella terra di Egitto MT 2,13-15.
Fuga in Egitto e strage degli innocenti
Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggì in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo».
Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: dall'Egitto ho chiamato il mio figlio.

Riflessione: Al terzo mistero: Per difendere i propri figli nella loro vita materiale, non solo, ma soprattutto nella loro vita morale e spirituale, i genitori cristiani debbono affrontare ogni sacrificio. Troppi "erodi" circolano, oggi, nel mondo con sommo pericolo, soprattutto, per i piccoli.

Padre Nostro
10 Ave, o Giuseppe
Gloria al Padre

QUARTO MISTERO
Si contempla S. Giuseppe IL SAGGIO CAPO della Santa Famiglia di Nazareth
Mt 13,53-55a; Mc6,1-3a; Le 2,51-52.
Partito quindi di là, andò nella sua patria e i discepoli lo seguirono. Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di loses, di Giuda e di Simeone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di lui.
Partì dunque con loro e tornò a Nazareth e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo amore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

Riflessione: Una famiglia si regge sulla saggezza del capo: quando c'è dialogo per illuminarsi a vicenda, e quando c'è preghiera comune per essere illuminati dall'alto.

Padre Nostro
10 Ave, o Giuseppe
Gloria al Padre

QUINTO MISTERO
Si contempla S. Giuseppe IL FEDELE OSSERVANTE delle feste religiose Le 2,41-43.
"I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa della Pasqua. Quando ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.

Riflessione: Dunque anche la religione va vissuta "insieme" in famiglia. I genitori non debbono dire ai figli: "Va a messa... va in chiesa... va a confessarti... dì le preghiere! (quando i genitori compiono ancora questo dovere di richiamare i figli). I genitori debbono invece dire ai figli: "Andiamo a Messa... 'Andiamo a connfessarci... diciamo insieme le preghiere". La vita familiare è una vita d'insieme, è qualche cosa di fortemente sentito e vissuto comunitariamente.

Padre Nostro
10 Ave, o Giuseppe
Gloria al Padre