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mercoledì 23 ottobre 2013

DEVOZIONE DEI CENTO REQUIEM


Moltissime grazie si narrano dagli scrittori delle pene del Purgatorio ottenute dai devoti delle sante Anime per mezzo della devozione dei cento Requiem e tra gli altri racconta il giornaletto mensile intitolato l'Eco del Purga­torio, che un associato del medesimo scrisse al direttore di quel periodico quanto segue: Crederei di mancare alla gratitudine verso le benedette Anime del Purgatorio se le tacessi una grazia che testé ho ricevuto per l'inter­cessione delle Anime stesse. Dedito siccome io sono al commercio, mi sono trovato per ben quattro settimane in gravissime angustie, at­tesa la scadenza in ognuna di esse di impegni commerciali, che, per ragioni imprevedute non mi trovava in grado di soddisfare. Agitato, narrai le mie angustie ad una pia persona, la quale mi consigliò di ricorrere all'assistenza delle Anime del Purgatorio, alle quali io aveva molta devozione. Questa persona m'insegnò di recitare ogni giorno cento Requiem alle sante Anime, domandando loro la grazia di essere provveduto. Praticai con grande fervore questa pia devozione; e per vie al tutto insperate, che neppur avrei potuto immaginare, mi sono tro­vato soccorso e provveduto per guisa da poter soddisfare al tempo debito agli impegni correnti. Io continuo a recitare ogni giorno i cento Re­quiem ed ho tatto celebrare cinque Messe per i morti, e ne farò celebrare altre per attestare a quelle Anime benedette la mia gratitudine. Qualche dotto e pio scrittore dice che moltis­sime volte si ottengono più facilmente le grazie, che desideriamo, per mezzo delle sante Anime penanti che non per l'intercessione dei Santi stessi. 

Metodo di praticare la pia divozione. Per questo pio esercizio, ognuno può servirsi di una corona comune di cinque poste o diecine, percorrendola tutta due volte, per formare le dieci diecine, ossia il centinaio di Requiem. 

S'incomincia col recitare un Pater noster, e poi una diecina di Requiem sui dieci grani piccoli della corona, infine della quale si dirà sul grano grosso la seguente giaculatoria: 

Gesù mio, misericordia delle Anime del Pur­gatorio, e specialmente dell'Anima di N. N. e dell'Anima più abbandonata. 

Indi si recita di seguito la seconda e le altre decine di Requiem sui dieci grani piccoli se­guenti, ripetendo la suddetta giaculatoria invece del Pater noster ad ogni grano grosso, ossia al fine di ogni decina. Terminate le decine (ossia il centinaio) di Requiem, si dica il De profundis: 

Finita così questa pia pratica, sarebbe molto utile alle sante Anime se si volessero aggiun­gere in loro suffragio le seguenti brevissime preghiere, in memoria delle sette principali ef­fusioni del preziosissimo Sangue di Gesù Cristo. 


I. O dolcissimo Gesù, per il sudore di Sangue che patiste nell'Orto di Getsemani abbiate pietà di quelle Anime benedette; e specialmente dell'Anima di N. N. e dell'A­nima più abbandonata. Requiem… 

II. O dolcissimo Gesù, per i dolori che soffriste nella vostra crudelissima Flagella­zione, abbiatene pietà, e specialmente del­l'Anima N. N. e dell'Anima più abbandonata. Requiem… 

III. O dolcissimo Gesù, per i dolori che soffriste nella vostra dolorosissima Coronazione di spine abbiatene pietà; e special­mente dell'Anima di N. N. e dell'Anima più abbandonata. Requiem… 

IV. O dolcissimo Gesù, per i dolori che soffriste in portare la Croce al Calvario, abbiatene pietà; e specialmente dell'Anima di N. N. e dell'Anima più abbandonata. Requiem… 

V. O dolcissimo Gesù, per i dolori che provaste nella vostra Crocefissione, abbia­tene pietà; e specialmente dell'Anima di N. N. e dell'Anima più abbandonata. Requiem… 

VI. O dolcissimo Gesù, per i dolori che soffriste nell'amarissima agonia che aveste sulla Croce, abbiatene pietà; e specialmente dell'Anima di N. N. e dell’Anima più ab­bandonata. Requiem… 

VII. O dolcissimo Gesù, per quel dolore immenso che soffriste quando spiraste l'A­nima vostra benedetta, abbiatene pietà; e specialmente dell'Anima più abbandonata. Requiem… 


Raccomandiamoci ora tutti alle Anime del Purgatorio, e diciamo: Anime benedette! noi abbiamo pregato per voi, ma voi che siete sì care a Dio e state sicure di non poterlo più perdere, pre­gatelo per noi miserabili, che stiamo in pe­ricolo di dannarci e di perderlo per sempre.

mercoledì 21 agosto 2013

Salmi Capitolo 38

Preghiera nell'angoscia
[1]Salmo. Di Davide. In memoria.
[2]Signore, non castigarmi nel tuo sdegno,
non punirmi nella tua ira.
[3]Le tue frecce mi hanno trafitto,
su di me è scesa la tua mano.
[4]Per il tuo sdegno non c'è in me nulla di sano,
nulla è intatto nelle mie ossa per i miei peccati.
[5]Le mie iniquità hanno superato il mio capo,
come carico pesante mi hanno oppresso.
[6]Putride e fetide sono le mie piaghe
a causa della mia stoltezza.
[7]Sono curvo e accasciato,
triste mi aggiro tutto il giorno.
[8]Sono torturati i miei fianchi,
in me non c'è nulla di sano.
[9]Afflitto e sfinito all'estremo,
ruggisco per il fremito del mio cuore.
[10]Signore, davanti a te ogni mio desiderio
e il mio gemito a te non è nascosto.
[11]Palpita il mio cuore,
la forza mi abbandona,
si spegne la luce dei miei occhi.
[12]Amici e compagni si scostano dalle mie piaghe,
i miei vicini stanno a distanza.
[13]Tende lacci chi attenta alla mia vita,
trama insidie chi cerca la mia rovina.
e tutto il giorno medita inganni.
[14]Io, come un sordo, non ascolto
e come un muto non apro la bocca;
[15]sono come un uomo che non sente e non risponde.
[16]In te spero, Signore;
tu mi risponderai, Signore Dio mio.
[17]Ho detto: «Di me non godano,
contro di me non si vantino
quando il mio piede vacilla».
[18]Poiché io sto per cadere
e ho sempre dinanzi la mia pena.
[19]Ecco, confesso la mia colpa,
sono in ansia per il mio peccato.
[20]I miei nemici sono vivi e forti,
troppi mi odiano senza motivo,
[21]mi pagano il bene col male,
mi accusano perché cerco il bene.
[22]Non abbandonarmi, Signore,
Dio mio, da me non stare lontano;
[23]accorri in mio aiuto,

Signore, mia salvezza.

Benedizione dei genitori ai loro figli (tratto dal libro delle benedizioni)


   Mentre fanno il segno della croce sulla fronte dei figli, dicono: Padre Santo forte di vita traboccante, inizio di ogni bene, ti benediciamo e ringraziamo, perché per la tua grazia hai dato gioia al nostro patto d'amore con il dono dei figli.
   Ti supplichiamo, fa che questi giovani membri della famiglia, si sentano accolti ed accettati nella nostra famiglia e desiderino sempre ciò che è bene, così che un giorno, col tuo aiuto, possano realizzare il progetto che tu hai scelto per loro.
   Per Cristo nostro Signore. Amen.


Preghiera di Guarigione di Padre Emiliano Tardiff


Padre di misericordia, Padre di amore, ti benedico, ti lodo e ti ringrazio, perché ci hai amati così tanto da darci Gesù. Grazie Padre, perché attraverso la luce del tuo Santo Spirito possiamo comprendere che Lui è la luce, la rettitudine, il buon pastore che è venuto in mezzo a noi così che potessimo avere la vita, vita in abbondanza.
Oggi Padre, mi presento davanti a te come tuo figlio che tu conosci per nome.
Volgi i tuoi occhi di padre misericordioso su di me. Puoi vedere il mio cuore e tutte le ferite nella mia vita. Puoi vedere tutto ciò che ho desiderato fare ma non ho fatto. Vedi i miei limiti, i miei errori ed i miei peccati. Vedi i miei traumi e tutti i complessi della mia vita.
Oggi Signore, ti supplico per l'amore che hai nei confronti del tuo figlio Gesù Cristo, di effondere so di me il tuo Santo Spirito così che il calore del tuo vantaggioso amore penetri profondamente in ogni parte del mio cuore. Tu che sani i cuori spezzati e medichi le loro ferite, guarisci qui ed ora la mia anima, la mia mente, la mia memoria e tutto il mio spirito.
Entra dentro di me, Signore Gesù, come entrasti in quel luogo, dove i tuoi discepoli pieni di paura. erano radunati e tu gli apparisti e dicesti “Pace a voi”.
Vieni nel mio cuore e donami la pace, riempimi d’amore, sappiamo che l'amore vince la paura.
Passa attraverso tutta la mia vita donami pace e guarisci il mio cuore. Sappiamo, Signore Gesù che tu sempre fai ciò quando te lo chiediamo, ed oggi ti sto implorando per questo insieme a tua madre Maria, che era con te alle nozze di Cana quando non c'era più vino e tu esaudisti il suo desiderio cambiando l'acqua in vino.
Cambia il mio cuore e donami un cuore generoso, un cuore dolce pieno di bontà, un cuore nuovo. Semina in me il frutto della tua presenza. Donami il frutto del tuo Santo Spirito, che è amore, pace e gioia.
Possa lo Spirito delle Beatitudini discendere su di me, così che sarò in grado di gustare e cercare Dio ogni giorno, vivendo libero da traumi e complessi, insieme con gli altri, insieme con la mia famiglia, insieme con i fratelli. Grazie, Padre, per ciò che stai facendo oggi nella mia vita. Ti ringrazio di cuore perché mi stai guarendo, perché mi stai liberando, perché stai spezzando le catene e mi stai donando la vera libertà. Grazie Signore Gesù, perché hai fatto di me il tempio del tuo Santo Spirito, e questo tempio non può essere distrutto, perché tu hai fatto di esso la Casa di Dio. Grazie, Santo Spirito per la fede e l'amore che metti nel mio cuore.
Quanto sei grande Signore, Dio Uno e Trino! Che tu sia sempre lodato e benedetto, Signore, Amen.



Preghiera per la famiglia dei Padri Vocazionisti

Preghiamo
   Padre Santo, Dio di misericordia che tutto puoi, nel nome di Gesù e per l' intercessione della Vergine Maria manda il tuo Santo Spirito su ogni membro della mia famiglia.In particolare su questo figlio (questa figlia), edificalo/a, plasmalo/a, riempilo/a di te, ascoltalo/a, usalo/a e guariscilo/a da ogni malattia.
   Scaccia via ogni problema che lo/a disturba. Scaccia via da lui/da lei ogni spirito maligno e mandalo nel fuoco eterno, non permettere ad alcuno spirito maligno di nuocergli né a lui né ad alcun altra creatura. Spezza in lui/in lei ogni incantesimo, maledizione, odio, gelosia, disunione, impurità, ossessione, dubbi, divisione, infermità…
   Signore Gesù incatena satana così che non possa nuocere né ai miei figli né ad alcun altra creatura, animali, case, campi, posti di lavoro, auto, motori e tutto ciò che serve all'uomo per vivere meglio. Riempi, poi, questi figli con la tua gioia, pace e con ogni grazia di cui abbiamo bisogno.
   Signore Gesù Cristo, possa il Tuo Sangue prezioso versarsi su questi figlioli e su noi e lavarci e donaci protezione e liberazione.

   Maria, nostra madre, intercedi per noi.

sabato 15 giugno 2013

Dal Commento sui salmi di Sant'Ambrogio, vescovo

      Dal «Commento sui salmi» di sant'Ambrogio, vescovo (Sal 1, 9-12; CSEL 64, 7. 9-10)

Canterò con lo spirito, ma canterò anche con l'intelligenza     Che cosa di più dolce di un salmo? Per questo lo stesso Davide dice splendidamente: «Lodate il Signore: è bello cantare al nostro Dio, dolce è lodarlo come a lui conviene» (Sal 146, 1). Davvero! Il salmo infatti è benedizione per i fedeli, lode a Dio, inno del popolo, plauso di tutti, parola universale, voce della Chiesa, professione e canto di fede, espressione di autentica devozione, gioia di libertà, grido di giubilo, suono di letizia. Mitiga l'ira, libera dalle sollecitudini, solleva dalla mestizia. È protezione nella notte, istruzione nel giorno, scudo nel timore, festa nella santità, immagine di tranquillità, pegno di pace e di concordia che, a modo di cetra, da voci molteplici e differenti ricava un'unica melodia. Il salmo canta il sorgere del giorno, il salmo ne fa risonare il tramonto.     Nel salmo il gusto gareggia con l'istruzione. Nello stesso tempo si canta per diletto e si apprende per ammaestramento. Che cos'è che non trovi quando tu leggi i salmi? In essi leggo: «Canto d'amore» (Sal 44, 1) e mi sento infiammare dal desiderio di un santo amore. In essi passo in rassegna le grazie della rivelazione, le testimonianze della risurrezione, i doni della promessa. In essi imparo ad evitare il peccato, e a non vergognarmi della penitenza per i peccati.     Che cos'è dunque il salmo se non lo strumento musicale delle virtù, suonando il quale con il plettro dello Spirito Santo, il venerando profeta fa echeggiare in terra la dolcezza del suono celeste? Modulava gli accordi di voci diverse sulle corde della lira e dell'arpa, che sono resti di animali morti, e così innalzava verso il cielo il canto della divina lode. In tal modo ci insegnava che prima si deve morire al peccato e solamente dopo si può stabilire in questo corpo la varietà delle diverse opere di virtù con le quali rendere al Signore l'omaggio della nostra devozione.     Davide ci ha dunque insegnato che bisogna cantare, che bisogna salmeggiare nell'intimo del cuore come cantava anche Paolo dicendo: «Pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l'intelligenza; canterò con lo spirito, ma canterò anche con l'intelligenza» (1 Cor 14, 15). Davide ci ha detto che bisogna formare la nostra vita e i nostri atti alla contemplazione delle cose superne, perché il piacere della dolcezza non ecciti le passioni del corpo, dalle quali la nostra anima è oppressa e non liberata.     Il santo profeta ci ha ricordato che egli salmeggiava per liberare la sua anima e per questo disse: «Ti canterò sulla cetra, o santo d'Israele. Cantando le tue lodi esulteranno le mie labbra e la mia vita, che tu hai riscattato» (Sal 70, 22-23).

giovedì 6 giugno 2013

Sofferenza


Sofferenza

Il mio penare è una chiavina d'oro...
piccola, ma essa apre un gran tesoro.
E' croce, ma è la croce di Gesù:
quando l'abbraccio, non la sento più.
Non ho contato i giorni del dolore:
so che Gesù li ha scritti nel suo Cuore.
Vivo momento per momento, e allora
il giorno passa come fosse un'ora.
Mi han detto che, guardata dal di là,
la vita tutta un attimo sarà.
Passa la vita, vigilia di festa;
muore la morte...il Paradiso resta.
Due stille ancora dell'amaro pianto
e di vittoria poi l'eterno canto!

Poesia scritta da P. Giovanni Bigazzi


mercoledì 22 maggio 2013

Preghiera per la purezza del corpo.

Signore, padre e Dio della mia vita, non mettermi in balìa di sguardi sfrontati, allontana da me la concupiscenza. Sensualità e libidine non s'impadroniscano di me; * che io non serva desideri vergognosi. V. Signore, non abbandonarmi al loro volere, non lasciarmi cadere a causa loro: R. che io non serva desideri vergognosi.

domenica 19 maggio 2013

Efesini 6:10

Efesini, 6:10 - Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza.

Colossesi 3:10

Colossesi, 3:10 - e avete rivestito il nuovo, che si rinnova, per una piena conoscenza, ad immagine del suo Creatore.

Salmo 124:8

Salmi, 124:8 - Il nostro aiuto è nel nome del Signore che ha fatto cielo e terra.

Salmo 125:5

Salmi, 121:5 - Il Signore è il tuo custode, il Signore è come ombra che ti copre, e sta alla tua destra.

Salmo 118:11

Salmi, 118:11 - Mi hanno circondato, mi hanno accerchiato, ma nel nome del Signore li ho sconfitti.

Isaia 60:2

Isaia, 60:2 - Poiché, ecco, le tenebre ricoprono la terra, nebbia fitta avvolge le nazioni; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te.

giovedì 25 aprile 2013

Vangelo di Giovanni,10:9

Giovanni, 10:9 - Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo.

Lettera 1 Pietro,1:16

1 Pietro, 1:16 - poiché sta scritto: Voi sarete santi, perché io sono santo.

Preghiera dalla lettera 1 Pietro

1 Pietro, 1:3 - Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo; nella sua grande misericordia egli ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva,

Preghiera a Dio Padre

Sapienza, 7:15 - Mi conceda Dio di parlare secondo conoscenza e di pensare in modo degno dei doni ricevuti, perché egli è guida della sapienza e i saggi ricevono da lui orientamento.

sabato 6 aprile 2013

Preghiera del cuore

Dio mio domani la Gloria del tuo Figlio Gesù Cristo.