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giovedì 24 agosto 2017

Preghiera al Sangue di Gesù quando si è disturbati. Da recitare nei momenti difficili

E’ preghiera fatta a Gesù perché ci ricopra con il Suo Sangue e metta così in fuga il Nemico.
A chi farlo? Può essere fatto su di noi e sugli altri.
E’ bene farlo spesso sui bambini.
E’ un atto d’amore farlo conoscere a quanti credono.
Quando farlo? E’ bene farlo spesso, in particolare quando ci sentiamo “disturbati”,
più nervosi e aggressivi.
Come farlo? I piccoli segni di croce si fanno con il pollice sulla persona, in particolare sulla parte “disturbata”. Quando si può, è bene usare olio esorcizzato o acqua esorcizzata.
Altri oggetti: possono essere sigillati anche gli “oggetti” che, come figli di Dio adoperiamo, l’ambiente in cui ci troviamo. Esempio: la casa, lo stanza, il letto, il telefono, il cibo, la macchina, il treno, l’ufficio, l’ambulatorio…

Tre segni di croce: perché così onoriamo le Tre Persone Divine:
IL PADRE, IL FIGLIO, LO SPIRITO SANTO.

NEL NOME SANTO DI GESU’
IO SIGILLO NEL SUO PREZIOSISSIMO SANGUE

Tutto il mio corpo dentro e fuori, la mia mente, il mio “cuore”, la mia volontà.
In particolare (dire la parte disturbata: testa, bocca dello stomaco, cuore, gola…)

NEL NOME DEL PADRE + (fare le croci col pollice)
DEL FIGLIO +
E DELLO SPIRITO SANTO + Amen!

NOVENA DEL SANGUE SPARSO (il demonio non la sopporta)

O Dio, vieni a salvarmi, Signore, vieni presto in mio aiuto

Gloria al Padre…

«Tutta bella sei, o Maria, e macchia originale non è in Te». Sei purissima, o Vergine Maria, Regina del cielo e della terra, Madre di Dio. Ti saluto, ti venero e ti benedico per sempre.

O Maria, a Te ricorro; Te invoco. Aiutami, dolcissima Madre di Dio; aiutami, Regina del cielo; aiutami, pietosissima Madre e Rifugio dei peccatori; aiutami, Madre del mio dolcissimo Gesù.

E poichè non vi è cosa che ti si domanda in virtù della passione di Gesù Cristo che da Te non si ottenga, con viva fede ti prego di concedermi la grazia che tanto mi sta a cuore; te la chiedo per il divin Sangue che Gesù sparse per la nostra salvezza. Non cesserò di gridare a Te, finchè non mi abbia esaudito. O Madre di misericordia, sono fiducioso di ottenere questa grazia, perchè te la chiedo per i meriti infiniti del preziosissimo Sangue del tuo dilettissimo Figlio.

O Mamma dolcissima, per i meriti del Sangue preziosissimo del tuo divin Figlio, concedimi la grazia di…… (Qui domanderai la grazia che desideri, poi dirai come segue).

1. Te la domando, Madre Santissima, per quel puro, innocente e benedetto Sangue, che Gesù versò nella sua circoncisione alla tenera età di soli otto giorni. Ave Maria…

O Vergine Maria, per i meriti del Sangue prezioso del tuo divin Figlio, intercedi per me presso il Padre celeste.

2. Te la chiedo, o Maria Santissima, per quel puro, innocente e benedetto Sangue, che Gesù versò in abbondanza nell’agonia dell’Orto. Ave Maria…

O Vergine Maria, per i meriti del Sangue prezioso del tuo divin Figlio, intercedi per me presso il Padre celeste.

3. Te la imploro, o Maria Santissima, per quel puro, innocente e benedetto Sangue, che Gesù versò copiosamente quando, spogliato e legato alla colonna, fu crudelmente flagellato. Ave Maria…

O Vergine Maria, per i meriti del Sangue prezioso del tuo divin Figlio, intercedi per me presso il Padre celeste.

4. Te la domando, Madre Santissima, per quel puro, innocente e benedetto Sangue che Gesù versò dal capo, quando fu coronato di pungentissime spine. Ave Maria…

O Vergine Maria, per i meriti del Sangue prezioso del tuo divin Figlio, intercedi per me presso il Padre celeste.

5. Te la chiedo, Maria Santissima, per quel puro, innocente e benedetto Sangue, che Gesù versò portando la croce sulla via del Calvario e specialmente per quel vivo Sangue misto alle lacrime che tu spargesti accompagnandolo al sacrificio supremo. Ave Maria…

O Vergine Maria, per i meriti del Sangue prezioso del tuo divin Figlio, intercedi per me presso il Padre celeste.

6. Ti supplico, Maria Santissima, per quel puro, innocente e benedetto Sangue, che Gesù versò dal corpo quando fu spogliato delle vesti, e dalle mani e dai piedi quando fu confitto sulla croce con durissimi e pungentissimi chiodi. Te la chiedo soprattutto per il Sangue che versò durante la sua acerbissima e straziante agonia. Ave Maria…

O Vergine Maria, per i meriti del Sangue prezioso del tuo divin Figlio, intercedi per me presso il Padre celeste.

7. Esaudiscimi, purissima Vergine e Madre Maria, per quel dolcissimo e mistico Sangue e acqua, che uscì dal costato di Gesù, quando dalla lancia gli fu trafitto il Cuore. Per quel Sangue purissimo concedimi, o Vergine Maria, la grazia che ti domando; per quel Sangue preziosissimo, che profondamente adoro e che è mia bevanda nella mensa del Signore, esaudiscimi, o pietosa e dolce Vergine Maria. Amen. Ave Maria…

O Vergine Maria, per i meriti del Sangue prezioso del tuo divin Figlio, intercedi per me presso il Padre celeste.

Ora rivolgerai la tua invocazione a tutti gli Angeli e Santi del cielo, perchè uniscano la loro intercessione a quella della Vergine per il conseguimento della grazia che domandi.

Angeli e Santi tutti del paradiso, che contemplate la gloria di Dio, unite la vostra preghiera a quella della cara Madre e Regina Maria Santissima e ottenetemi presso il Padre celeste la grazia che domando per i meriti del Sangue prezioso del nostro divin Redentore.

Anche a voi ricorro, Anime Sante del purgatorio, perchè preghiate per me e chiediate al Padre celeste la grazia che imploro per quel Sangue preziosissimo che il mio e vostro Salvatore versò dalle sue sacratissime piaghe.

Anche io per voi offro all’eterno Padre il Sangue preziosissimo di Gesù, perchè possiate goderlo pienamente e lodarlo per sempre nella gloria del cielo cantando: «Ci hai redenti, o Signore, con il tuo Sangue e hai fatto di noi un regno per il nostro Dio».

Amen.

Per concludere l’orazione, ti rivolgerai al Signore con questa semplice ed efficace invocazione:

O buono e amabile Signore, dolce e misericordioso, pietà di me e di tutte le anime, sia vive che defunte, che hai redente con il tuo Sangue prezioso. Amen.

Sia benedetto il Sangue di Gesù. Ora e sempre.

venerdì 18 agosto 2017

PREGHIERA CONSIGLIATA IN QUESTI TEMPI DIFFICILI PER PROTEGGERE NOI E I NOSTRI CARI.

Questa e la più potente Preghiera di Liberazione scritta e consigliata da Padre Gabriele Amorth.
La si può recitare, in privato, in qualsiasi luogo, da qualsiasi persona.

Signore, Dio Onnipotente e Misericordioso, Padre, Figlio e Spirito Santo, espelli da me, dai miei amici e familiari, da coloro che possono aiutarmi economicamente e spiritualmente, e dal mondo intero, ogni influsso diabolico di qualsiasi Spirito Maligno e da ogni Anima Dannata dell'intero Inferno, che ha su di me e su di loro, per il Preziosissimo Sangue del Tuo Figlio Gesù.

Fa che il Sangue Immacolato e Redentore rompa ogni legame sul mio corpo, sulla mia mente, sul mio lavoro, su quanti potrebbero offrire un lavoro e su tutte le cose mie ed altrui e le difficoltà dell'intera vita mia ed altrui.

Oh Santissima Vergine, Maria Immacolata, oh Nove Cori Angelici, oh San Michele Arcangelo, Santi tutti del Paradiso, mi consacro e consacro loro e Vi chiedo l'Intercessione di tutte le Anime del Purgatorio!

Intercedete per noi tutti e venite presto in nostro aiuto e spezzate, da subito, le “ultime zampate” di Lucifero contro i figli della Benedetta Madre, Maria Santissima e della Santissima Trinità.

Ordino, in questo preciso istante, che ogni Demonio ed Anima Dannata non possa avere nessuna influenza su di me, sulle categorie di persone che ho menzionato e sul mondo intero, affinché tutta l'Umanità sia liberata, in questo medesimo istante.

Per la Flagellazione, la Corona di Spine, la Croce, il Sangue e la Risurrezione di Gesù Cristo, per il Dio Vero, per il Dio Santo, per il Dio che tutto può, ordino ad ogni Demonio ed Anima Dannata che non possano avere influenza alcuna su me e sul mondo intero e che si possano spezzare, una volta per tutte e per sempre, tutte le catene create, che si sono verificate, fino ad ora, su di me e sul mondo intero.

Benedite e liberate il vostro servo o serva (si dica il Nome di Battesimo) e benedite questa Immagine (si alzi verso Dio un'Immagine benedetta), che Vi presento e fate sì che questa Immagine benedetta protegga me ed il mondo intero e ci protegga dai Satanisti, dai Massoni, dai Mafiosi, dai Politici corrotti e da ogni altra Infame categoria esistente sulla terra, e nel mondo intero.

Fate sì che, nella mia casa e nelle mie cose e da ogni altra categoria e nelle cose del mondo intero, il Demonio non possa, mai e poi mai, avere più alcuna influenza, anche infinitesimale, nel Nome di Gesù Cristo, Padrone della Storia, nostro Signore e Salvatore.
Così sia.

Recitare qualche preghiera, quale ringraziamento alla “Corte Celeste”.

Don Gabriele Amorth

~^~*~*

FU CHIESTO A DON AMORTH:
Le preghiere di liberazione possono essere sempre fatte, o vanno escluse nei casi in cui una persona si affida ad un esorcista? Possono essere recitate da singoli, o solo da gruppi preparati a questo?

DON AMORTH RISPOSE:
Le preghiere di liberazione si possono sempre fare. Anche se una persona viene regolarmente esorcizzata da un sacerdote è di grande utilità che riceva pure preghiere di liberazione. Soprattutto è utile che sia aiutata a percorrere un cammino di preghiera e di istruzione cristiana. Certamente è più efficace la preghiera di un gruppo preparato, che sappia compiere queste preghiere con fede e osservando le prescrizioni date dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Ma anche i singoli possono fare preghiere di liberazione.

martedì 15 agosto 2017

TRANSITO DELLA MADONNA (Maria Valtorta)

Quanti giorni son passati? È difficile stabilirlo con sicurezza. Se si giudica dai fiori che fanno corona intorno al corpo esanime si dovrebbe dire che sono passate poche ore. Ma se si giudica dalle fronde d'ulivo su cui posano i fiori freschi, fronde dalle foglie già appassite, e dagli altri fiori vizzi, posati, come tante reliquie, sul coperchio del cofano, si deve concludere che sono passati dei giorni ormai.

Ma il corpo di Maria è quale era appena spirata. Nessun segno di morte è sul suo volto, sulle piccole mani. Nessun odore sgradevole è nella stanza. Anzi aleggia in essa un profumo indefinibile che sa d'incenso, di gigli, di rose, di mughetti, e di erbe montane, insieme mescolati.

Giovanni, che chissà mai da quanti giorni veglia, si è  addormentato, vinto dalla stanchezza, stando seduto sullo sgabello, con le spalle appoggiate al muro, presso la porta aperta che dà sulla terrazza. La luce della lanterna, posata al suolo, lo illumina da sotto in su e permette di vedere il suo volto stanco, pallidissimo, meno che intorno agli occhi arrossati dal piangere.

L'alba deve essere ormai incominciata perché il suo debole chiarore rende visibili all'occhio la terrazza e gli ulivi che circondano la casa, chiarore che si fa sempre più forte e che, penetrando dalla porta, fa più distinti anche gli oggetti della camera, quelli che per essere lontani dalla lucernetta, prima si intravvedevano appena.

Ad un tratto una gran luce empie la stanza, una luce argentea, sfumata d'azzurro, quasi fosforica, e sempre più cresce, annullando quella dell' alba e quella della lucerna. Una luce uguale a quella che innondò la grotta di Betlemme al momento della Natività divina. Poi in questa luce paradisiaca si palesano delle creature angeliche, luce ancor più splendida nella luce già tanto potente  apparsa per prima. Come già avvenne quando gli angeli apparvero ai pastori, una danza di scintille d'ogni colore si sprigiona dalle loro ali dolcemente mosse dalle quali viene come un mormorio armonico, arpeggiato, dolcissimo.

Le creature angeliche si dispongono a corona intorno al lettuccio, si curvano su di esso, sollevano il corpo immobile e, con un più  forte agitar d'ali, che aumenta il suono già esistente prima, per un varco apertosi prodigiosamente nel tetto, come prodigiosamente s'aprì il Sepolcro di Gesù, se ne vanno, portando seco loro il corpo della loro Regina, Santissimo, è vero, ma non ancora glorificato e perciò ancora soggetto alle leggi della materia, soggezione a cui non era più soggetto il Cristo perché già glorificato quando risorse da morte.

Il suono dato dalle ali angeliche aumenta, ed è ora potente come un suono d'organo. Giovanni, che s'era già, pur rimanendo addormentato, smosso due o tre volte sul suo sgabello, come fosse disturbato dalla gran luce e dal suono delle ali angeliche, si desta totalmente per quel suono potente e per una forte corrente d'aria che, scendendo dal tetto scoperchiato ed uscendo dalla porta aperta, forma come un gorgo che agita le coperture del letto ormai vuoto e le vesti di Giovanni, spegnendo la lucerna e spegnendo, con un forte picchio, la porta aperta.

L'apostolo si guarda intorno, ancor mezzo assonnato, per rendersi conto di ciò che avviene. Si accorge che il letto è vuoto e che il tetto è scoperto. Intuisce che un prodigio è avvenuto. Corre fuori sulla terrazza e, come per un istinto spirituale, o per un richiamo celeste, alza il capo, facendosi solecchio con la mano per guardare, senza avere l'ostacolo del nascente sole negli occhi.

E vede. Vede il corpo di Maria, ancor privo di vita, ed in tutto uguale a quello di persona dormente, che sale sempre più in alto, sostenuto dallo stuolo angelico. Come per un ultimo saluto, un lembo del manto e del velo si agitano, forse per azione del vento suscitato dalla rapida assunzione e dal moto delle ali angeliche, e dei fiori, quelli che Giovanni aveva disposti e rinnovati intorno al corpo di Maria, e certo rimasti tra le pieghe delle vesti, piovono sulla terrazza e sulla terra del Getsemani, mentre l'osanna potente dello stuolo angelico si fa sempre più lontano e quindi più lieve.

Giovanni continua a fissare quel corpo che sale verso il Cielo e, certo per un prodigio concessogli da Dio, per consolarlo e per premiarlo del suo amore alla Madre adottiva, egli vede, distintamente, che Maria, avvolta ora dai raggi del sole che è sorto, esce dall'estasi che le ha separata l'anima dal corpo, torna viva, sorge in piedi, perché ora Lei pure fruisce dei doni propri ai corpi già glorificati.

Giovanni guarda, guarda, il miracolo che Dio gli concede e gli dà potere, contro ogni legge naturale, di vedere Maria quale è ora mentre sale ratta verso il Cielo, circondata, ma non più aiutata a salire, dagli angeli osannanti. E Giovanni è rapito da quella visione di bellezza che nessuna penna d'uomo, né parola umana, né opera di artista potrà mai descrivere o riprodurre, perché è di una bellezza indescrivibile.

Giovanni, stando sempre appoggiato al muretto della terrazza, continua a fissare quella splendida e splendente forma di Dio - perché realmente può dirsi così Maria, formata in modo unico da Dio, che la volle immacolata, perché fosse forma al Verbo Incarnato - che sale sempre più in alto. E un ultimo, supremo prodigio concede Iddio-Amore a questo suo perfetto amatore: quello di vedere l'incontro della Madre Santissima col suo Santissimo Figlio che, Lui pure splendido e splendente, bello di una bellezza indescrivibile, scende ratto dal Cielo, raggiunge la Madre, se la stringe sul cuore, più fulgenti di due astri maggiori, con Lei ritorna da dove è venuto. Il vedere di Giovanni è finito.

Egli abbassa il capo. Sul suo volto stanco sono presenti e il dolore per la perdita di Maria e il gaudio per la sua gloriosa sorte. Ma ormai il gaudio supera il dolore. Egli dice: «Grazie, mio Dio! Grazie! lo presentivo che questo sarebbe accaduto. E volevo vegliare, per non perdere nessun episodio della sua Assunzione. Ma erano ormai tre giorni che non dormivo! Il sonno, la stanchezza, congiunti alla pena, mi hanno abbattuto e vinto proprio quando era imminente l'Assunzione.  ... Ma forse Tu stesso l' hai voluto, o Dio, perché io non turbassi quel momento e non soffrissi troppo... . Sì, Certo Tu lo hai voluto, come ora volesti che io vedessi ciò che senza un tuo miracolo non avrei potuto vedere. Mi hai concesso di vederla ancora, benché già tanto lontana, già glorificata e gloriosa, come mi fosse vicina. E rivedere Gesù! Oh! visione beatissima, insperata, insperabile! O dono dei doni di Gesù-Dio al suo Giovanni! Grazia suprema! Rivedere il mio Maestro e Signore! Vedere Lui presso la Madre! Lui simile a sole e Lei a luna, splendidissimi entrambi, e per esser gloriosi e per esser felici d'esser riuniti in eterno! Che sarà il Paradiso ora che Voi vi splendete, Voi, astri maggiori della Gerusalemme celeste? Quale il gaudio degli angelici cori e dei santi? È tale la gioia che m' ha dato il vedere la Madre col Figlio, cosa che annulla ogni sua pena, ogni loro pena, anzi, che anche la mia cessa, e in me subentra la pace. Dei tre miracoli che avevo chiesti a Dio, due si sono compiuti. Ho visto tornare la vita in Maria e la pace la sento tornare in me. Ogni mia angoscia cessa perché vi ho visto riuniti nella gloria. Grazie di ciò, o Dio. E grazie per avermi dato modo, anche per una creatura, santissima, ma sempre umana, di vedere quale è la sorte dei santi, quale sarà dopo l'ultimo giudizio, e la risurrezione delle carni, e la loro ricongiunzione, la loro fusione con lo spirito, salito al Cielo all'ora della morte. Non avevo bisogno di vedere per credere. Perché io ho sempre creduto fermamente ad ogni parola del Maestro. Ma molti dubiteranno che, dopo secoli e millenni, la carne, fatta polvere, possa tornare corpo vivente. A costoro io potrò dire, giurandolo sulle cose più eccelse, che non solo il Cristo tornò vivo, per suo proprio potere divino, ma che anche la Madre sua, tre dì dopo la morte, se morte può dirsi tal morte, riprese vita, e con la carne riunita all'anima prese la sua eterna dimora in Cielo, al fianco del Figlio. Potrò dire: " Credete, o cristiani tutti, nella risurrezione della carne, alla fine dei secoli, e alla vita eterna e dell'anima e dei corpi, vita beata per i santi, orrenda per i colpevoli impenitenti, Credete e vivete da santi, come da santi vissero Gesù e Maria per avere la loro stessa sorte. Io ho visto i loro corpi salire al Cielo. Ve lo posso testimoniare. Vivete da giusti per potere un giorno essere nel nuovo mondo eterno, in anima e corpo, presso Gesù-Sole e presso Maria, Stella di tutte le stelle " . Grazie ancora, o Dio! Ed ora raccogliamo quanto resta di Lei. I fiori caduti dalle sue vesti, le fronde degli ulivi rimaste sul letto, e conserviamoli . Serviranno... sì, serviranno a dare aiuto e consolazione ai miei fratelli, invano attesi. Prima o poi li ritroverò...».

Raccoglie anche i petali dei fiori sfogliatisi nel cadere, rientra nella stanza, tenendoli in un lembo della veste. Nota allora più attentamente l'apertura del tetto, ed esclama: «Un altro prodigio! E un'altra mirabile proporzione nei prodigi della vita di Gesù e Maria! Egli, Dio, da se risorse, e col suo solo volere ribaltò la pietra del Sepolcro e col suo solo potere ascese al Cielo. Da solo.  Maria, Santissima, ma figlia dell'uomo, per aiuto angelico ebbe aperto il varco per la sua assunzione al Cielo, e, sempre per aiuto angelico, è stata assunta là . Nel Cristo lo spirito tornò ad  animare. il Corpo mentre esso era ancora sulla Terra, perché così doveva essere, per far tacere i suoi nemici, e per confermare nella fede i suoi seguaci tutti. In Maria lo spirito è tornato quando il corpo santissimo era già sulle soglie del Paradiso, perché per Lei non era necessario più altro. Potenza perfetta dell'Infinita Sapienza di Dio!...».

Giovanni ora raccoglie in un telo i fiori e le fronde rimasti sul lettuccio, vi unisce quelli raccolti fuori, e li depone tutti sul coperchio del cofano. Poi lo apre e vi colloca il guancialetto di Maria, la coperta del lettuccio, scende nella cucina, raccoglie altri oggetti usati da Lei: il fuso e la conocchia, le sue stoviglie, e le unisce alle altre cose. Chiude il cofano e si siede sullo sgabello esclamando:
«Ora tutto è compiuto anche per me! Ora posso andare,  liberamente, là dove lo Spirito di Dio mi condurrà. Andare! Seminare la Divina Parola che il Maestro mi ha data perché io la dia agli uomini. Insegnare l'Amore. Insegnarlo perché credano nell'Amore e nella sua potenza. Far loro conoscere cosa ha fatto Dio-Amore per gli uomini. Il suo Sacrificio e il suo Sacramento e Rito perpetui, per cui, sino alla fine dei secoli, noi potremo essere uniti a Gesù Cristo per l'Eucarestia e rinnovare il Rito e il Sacrificio come Egli comandò di fare. Tutti doni dell'Amore perfetto! Far amare l'Amore perché credano in Esso come noi vi abbiamo creduto e  crediamo. Seminare l'Amore perché sia abbondante la messe e la pesca, per il Signore. L'amore tutto ottiene, mi ha detto Maria nel suo ultimo discorso, a me, da Lei giustamente definito, nel Collegio Apostolico, colui che ama, l'amante per eccellenza, l'antitesi dell' Iscariota che fu l'odio, come Pietro l'irruenza, e Andrea la mitezza, i figli d' Alfeo la santità e sapienza congiunta a nobiltà di modi, e così via. Io, l'amoroso, ora che non ho più il Maestro e la Madre da amare in Terra, andrò a spargere l'amore tra le  genti. L'amore sarà la mia arma e dottrina. E con esso vincerò il Demonio, il paganesimo, e conquisterò molte anime. Continuerò così Gesù e Maria, che furono l'amore perfetto in Terra».

martedì 8 agosto 2017

SAN DOMENICO DI GUZMAN festa: 8 agosto

La bellissima preghiera
del beato Giordano di Sassonia
a San Domenico di Guzman

O santissimo sacerdote di Dio, glorioso confessore ed eminente predicatore, beato Domenico, uomo eletto del Signore; al tuo tempo tu sei stato tra tutti l’oggetto delle sue compiacenze e delle sue predilezioni per la tua vita gloriosa nei miracoli e nella dottrina; ora noi godiamo di vederti presso il Signore Dio come nostro particolare intercessore.
Verso di te, che io venero al di sopra di tutti i santi e di tutti gli eletti di Dio, verso di te io grido dal fondo di questa valle di lacrime. Vieni in aiuto, o padre buono, vieni in aiuto, o clemente, te ne prego, alla mia anima peccatrice, priva di ogni grazia e virtù, carica di miserie, stretta nei legami del vizio e del peccato; soccorrila nella sua afflizione e nella sua infermità.
La grazia divina ha sparso sulla tua anima beata e benedetta la ricchezza delle sue benedizioni, con tale pienezza che non soltanto ha sollevato te alla dimora del riposo, al seggio della pace e alla gloria celeste; ma, per la forza trasportatrice della tua mirabile vita, lo stimolo delle tue dolci esortazioni, la luce della tua soave dottrina e gli appelli della tua ardente predicazione, ha anche condotto alla stessa beatitudine una folla innumerevole di altre anime.
Vieni, dunque, Domenico benedetto, e nel tuo affetto paterno porgi l’orecchio ai voti assidui della mia supplica. Cercando in te rifugio, la mia anima povera e mendicante si prostra ai tuoi piedi con tutta l’umiltà di cui è capace. Languente, essa si trascina penosamente davanti a te. Moribonda, si sforza come può di rivolgerti le sue suppliche. Per la potenza dei tuoi meriti e per l’efficacia delle tue buone preghiere, degnati di renderle la vita e la salute e di colmarla dell’abbondanza delle tue benedizioni. Lo so, sì, lo so e sono certo che tu lo puoi fare.
E ho fiducia che, nella tua grande carità, tu pure lo vuoi. Io spero nell’estrema familiarità che sempre hai avuto con Gesù Cristo, il tuo diletto scelto tra mille, che non te lo rifiuterà; io lo so che tu otterrai dal tuo Signore e amico quanto ti piacerà. Amato in tal modo, come potrebbe rifiutare qualcosa a colui che egli ama?
Tu, nel fiore della tua giovinezza, hai votato la tua verginità alla bellezza dello sposo delle vergini.
Hai consacrato la tua anima, rivestita del candore del santo battesimo e arricchita dello Spirito Santo, al castissimo amante delle vergini.
Hai offerto il tuo corpo come ostia viva, santa e gradita a Dio.
Plasmato da un’educazione divina, ti sei consacrato interamente a Dio.
Istruito per tempo nella disciplina regolare, hai disposto nel tuo cuore le strade dell’ascensione verso Dio.
Una volta entrato nel cammino della perfezione, hai abbandonato ogni cosa; e hai seguito nudo il Cristo nudo, preferendo accumulare tesori nel cielo. E con energia ancor maggiore, hai rinunciato a te stesso e, portando virilmente la croce, ti sei applicato a seguire le tracce dell’unica vera guida, il nostro redentore.
Infiammato dello zelo di Dio e di ardore soprannaturale, per la tua carità senza confini e il fervore dello spirito veemente ti sei consacrato tutt’intero col voto della povertà perpetua all’osservanza apostolica e alla predicazione evangelica; e, per questa grande opera, con alta ispirazione della Provvidenza, hai istituito l’Ordine dei Frati Predicatori.
In tutto l’universo hai fatto brillare sulla santa Chiesa la luce gloriosa dei tuoi meriti e dei tuoi esempi. E, liberato dalla prigione della carne, sei salito fino alla corte celeste. Così, nell’ornamento del tuo primo vestito di innocenza, sei arrivato vicino al Signore per essere il nostro avvocato.
Oh, vieni dunque in mio soccorso, te ne supplico, vieni in soccorso di tutti coloro che mi sono cari. Tu che hai desiderato così ardentemente la salvezza del genere umano, vieni in aiuto del clero e del popolo, delle vergini e delle donne devote. Dopo la beata Vergine nostra regina sei tu la mia dolce speranza, la mia consolazione, il mio particolare rifugio. Siimi propizio e soccorrimi. In te solo io mi rifugio; davanti a te solo oso sempre comparire: ecco, mi prostro ai tuoi piedi e supplice ti imploro, a te mi raccomando, a te interamente mi abbandono. Degnati di ricevermi con bontà, di custodirmi, di proteggermi, di aiutarmi e di farmi ritrovare col tuo intervento la grazia di Dio, oggetto dei miei desideri. Per mezzo tua mi sia fatta misericordia e meriti di ottenere il rimedio ai mali della vita presente e la salvezza dell’anima nella vita futura.
Sì, sì, mio ottimo maestro, così sia; io ti supplico, illustre guida, padre sostentatore, beato Domenico; sì, te prego, assistici in tutti i nostri bisogni; sii per noi veramente Domenico, vigile custode del gregge del Signore. Custodiscici sempre e non cessare di governare tutti quelli che ti sono stati affidati; rendici puri e purificati raccomandaci. E, dopo questo esilio, presentaci di nuovo con gioia al Signore di benedizione, al tuo diletto, all’onnipotente figlio di Dio Gesù Cristo e nostro salvatore, al quale solo appartiene l’onore, la lode, la gloria, in compagnia della gloriosa corte dei cittadini del cielo, nei secoli dei secoli e per l’eternità.
Amen.

SUPPLICA A MARIA CHE SCIOGLIE I NODI

O Vergine Immacolata, Vergine Benedetta, Tu sei la dispensatrice universale di tutte le Grazie di Dio. Sei la speranza di ogni uomo e la mia speranza. Ringrazio sempre ed in ogni momento il mio amato Signore Gesù che mi ha permesso di conoscerti, e mi ha fatto capire come posso ricevere le Grazie Divine ed essere salvato. Questo modo sei Tu stessa, Augusta Madre di Dio, perché so, grazie principalmente ai Meriti di Gesù Cristo, e poi alla Tua intercessione che io posso raggiungere la Salvezza Eterna. O mia Signora che sei stata così sollecita nel visitare Elisabetta, per santificarla, Ti prego, affrettati a venire a visitare la mia anima. Meglio di me, Tu sai quanto sia misera e quanti mali l'affliggono: affezioni sregolate, cattive abitudini, peccati commessi e tante gravi malattie che possono solo portarla alla morte eterna. Solo da Te dipende guarire la mia anima da tutte le sue infermità e sciogliere tutti i "nodi" che l’affliggono. Prega per me, o Vergine Maria, e raccomandami al Tuo Divin Figlio. Meglio di me Tu conosci le mie miserie e i miei bisogni. O Madre mia e dolce Regina prega per me il Tuo Figlio Divino e ottienimi di ricevere le Grazie che mi sono più necessarie ed essenziali per la mia Salvezza Eterna. Io mi abbandono completamente a Te. Le Tue preghiere non sono mai state respinte da Lui: sono le preghiere di una Madre al suo Figlio; e questo Figlio Ti ama così tanto, che Egli fa tutto ciò che Tu desideri al fine di aumentare la Tua Gloria e di testimoniare il grande amore che Egli prova per Te.

"O Madonna fermiamoci lì: mi affido pienamente corpo e anima a Te; e Tu preoccupati della mia salvezza. Così sia...!"
(Sant' Alfonso Maria de' Liguori)

O Maria, esaudisci le mie preghiere.
Ricordati, o dolcissima Vergine Maria, che non abbiamo mai sentito dire che nessuno di quelli che hanno chiesto la tua protezione, implorato il tuo soccorso e chiesto la tua intercessione siano stati da Te abbandonati. Animato da una tale fiducia, o Vergine tra le Vergini, o Madre mia, vengo da Te, e mentre soffro sotto il peso dei miei peccati, mi prostro ai tuoi piedi. O Madre del Verbo, non rifiutare le mie preghiere, ma ascoltale favorevolmente ed esaudiscile. Amen
(San Bernardo)

(Imprimatur: Arcivescovato di Parigi. 09-04-2001)

domenica 6 agosto 2017

SUPPLICA ALLA MADONNA DI MATERDOMINI

Vergine Immacolata, Madonna di Materdomi-ni, fiduciosi ci prostriamo davanti a te.

Da secoli, o Maria, siedi su questa collina, regina della Valsele, consolatrice dei miseri, sal-vezza dei peccatori, rifugio degli afflitti, sollievo e conforto degli infermi.

Uniti a tutti i nostri fratelli, oggi veniamo a te ed eleviamo la nostra supplica umile e confidente per la Chiesa, per il Papa, per i Vescovi, per i Sacerdoti e per i Religiosi.

O Madre, Regina del Clero e delle vocazioni, per intercessione del tuo servo Gerardo, proteggi la Chiesa; custodisci il Clero e santificalo; moltiplica le vocazioni e conservale. Unisci in un sol gregge tutti gli uomini sotto la guida dell'unico Pastore, il Papa. Concedi questo dono alla Chiesa e al mondo, o Maria, mediatrice di tutte le grazie. Salve Regina...

O Maria, Regina e Madre della Chiesa, lodiamo e ringraziamo il Signore, che ha operato in te grandi meraviglie. Ti ha resa Immacolata, piena di grazia, Madre sua e Madre della Chiesa, assunta al cielo anima e corpo, mediatrice di tutte le grazie, Regina gloriosa dell'universo.

Questi privilegi manifestano la gloria di Dio, la tua grandezza, ma sono ordinati anche al nostro bene.

O Madre, nei gemiti del nostro cuore, ti chie-diamo la luce, la vita, il conforto; per questo povero mondo sconvolto la pace, che "è dono di Dio, affidato all'uomo". Questo ti chiediamo, o Madre di Dio e Madre nostra, mediante il tuo servo san Gerardo. Salve Regina...

O Madre di bontà e di grazie, il tuo cuore è grande e tenero. Tu sei onnipotente per grazia. Esaudisci la nostra supplica. Dona la conversione ai peccatori, la rassegnazione ai sofferenti, il conforto agli afflitti, la provvidenza ai bisognosi, il soccorso ai poveri, il lavoro agli operai, la salute a tutti.

Come un giorno il tuo cuore si commosse da-vanti alle sofferenze di Gesù, così oggi si apre alle pene di tanti tuoi figli.

O Madre, asciuga le nostre lagrime, mitiga le nostre afflizioni, appaga i nostri desideri. Consola tutti, soccorri tutti!

Il tuo sguardo, rivolto al cielo, e le mani con-giunte in atto di preghiera, ci aprono il cuore alla speranza. Saremo esauditi per l'intercessione on-nipotente del tuo cuore di Madre presso Gesù e per la preghiera di san Gerardo figlio e servo fedele. O Maria, la santa Chiesa rinasca dal tuo splendore immacolato e dalle tue lagrime corredentrici, per opera dello Spirito Santo. Salve Regina...

 

martedì 1 agosto 2017

PREGHIERA ALLA MADONNA CHE SCIOGLIE I NODI

Madre di Gesù e Madre nostra, Maria, Santissima Madre di Dio.
Tu sai che la nostra vita è piena di nodi, piccoli e grandi.
Ci sentiamo soffocati, schiacciati, oppressi e impotenti nel risolvere i nostri problemi.
Ci affidiamo a te, Madonna di Pace e di Misericordia.
Ci rivolgiamo al nostro Dio Padre per Gesù Cristo nello Spirito Santo, uniti a tutti gli angeli e ai santi.

Maria incoronata da dodici stelle, che schiacci con i tuoi santissimi piedi
la testa del serpente e non ci lasci cadere nella tentazione del maligno.
Donna gloriosa, la luna e il vento sono subordinati al tuo volere: liberaci da ogni confusione e insicurezza.
Dacci la tua grazia e la tua Luce, per vedere nelle tenebre che ci circondano e seguire la giusta strada.

Madre generosa, ti presentiamo supplichevoli la nostra richiesta d’aiuto.

Ti preghiamo umilmente:
Sciogli i nodi dei nostri disturbi fisici e delle malattie incurabili:
Maria, ascoltaci!

Sciogli i nodi dei conflitti psichici dentro di noi, la nostra angoscia e paura, la non accettazione di noi stessi e della nostra realtà:
Maria, ascoltaci!

Sciogli i nodi nei rapporti con il prossimo, nel giudicare, disprezzare e criticare, nell’essere superbi, presuntuosi, intolleranti e offensivi:
Maria, ascoltaci!

Sciogli i nodi della nostra possessione diabolica:
Maria, ascoltaci!

Sciogli i nodi nelle nostre famiglie e nel rapporto con i figli:
Maria, ascoltaci!

Sciogli i nodi nella sfera professionale, nell’impossibilità di trovare un lavoro dignitoso o nella schiavitù di lavorare con eccesso:
Maria, ascoltaci!

Sciogli i nodi dentro la nostra comunità parrocchiale e nella nostra Chiesa, che è una, santa, cattolica e apostolica:
Maria, ascoltaci!

Sciogli i nodi fra le varie Chiese Cristiane e confessioni religiose e dacci l’unità nel rispetto delle diversità:
Maria, ascoltaci!

Sciogli i nodi nella vita sociale e politica del nostro Paese:
Maria, ascoltaci!

Sciogli tutti i nodi nel nostro cuore, per essere liberi di amare con generosità:
Maria, ascoltaci!

Maria che sciogli i nodi, prega per noi tuo Figlio Gesù Cristo nostro Signore. Amen.

PREGHIERA ALLA MADONNA di SANT'ALFONSO MARIA DE' LIGUORI (festa: 1 agosto) SOTTO IL VOSTRO MANTO



Santissima Vergine Immacolata e madre mia Maria, a voi che siete la Madre del mio Signore, la regina del mondo, l’avvocata, la speranza, il rifugio dei peccatori, ricorro io che sono il più miserabile di tutti. Vi ringrazio di quante grazie mi avete fatte finora, specialmente di avermi liberato dall’inferno che tante volte ho meritato. Io vi amo, Signora amabilissima, e per l’amore che vi porto vi prometto di volervi sempre servire e di far quanto posso, affinché siate amata anche dagli altri. Io ripongo in voi tutte le mie speranze, tutta la mia salvezza; accettatemi per vostro servo ed accoglietemi sotto il vostro manto, o Madre di misericordia. E giacché siete così potente presso Dio, liberatemi da tutte le tentazioni; oppure ottenetemi la forza di vincerle sino alla morte. Non mi lasciate fintanto che non mi vedrete già salvo in cielo a benedirvi ed a cantare le vostre misericordie per tutta l’eternità. Amen.

(Sant’Alfonso Maria de’ Liguori)