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giovedì 5 maggio 2016

Preghiera a Sant'Antonio da Padova.

Se cerchi i miracoli,
la morte, l'errore, la calamità
e il demonio sono messi in fuga,
gli ammalati divenir sani.

Il mare si calma,
le catene si spezzano;
ritrovano le cose perdute
i giovani ed i vecchi.

S'allontanano i pericoli,
scompaiono le necessità;
lo attesti chi ha sperimentato
la protezione del Santo di Padova.

Il mare si calma,
le catene si spezzano;
ritrovano le cose perdute
i giovani ed i vecchi.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio,
ora e sempre,
nei secoli dei secoli.

Il mare si calma,
le catene si spezzano;
ritrovano le cose perdute
i giovani ed i vecchi.

+ Amen.

Prega per noi, o Beato Antonio, perché siam fatti degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo.
O Dio, la votiva commemorazione del Beato Antonio, Confessore tuo, allieti la tua Chiesa affinchè resti sempre munita di aiuti spirituali e meriti di godere gli eterni gaudi del Cielo. Per Cristo, nostro Signore.

+ Amen.

O Lingua benedetta, che benedicesti sempre il Signore e lo facesti benedire dagli altri, ora chiaro appare di quanto merito sei stata al cospetto di Dio.

Dal 1866, per volontà di Pio IX, si concede un'indulgenza di 100 giorni a tutti i fedeli che con cuore contrito recitano il presente Responsorio e l'annessa Orazione (l'indulgenza è ripetibile).

Tradizione popolare vuole che il Si quæris a sant'Antonio sia specialmente recitato al fine di recuperare le cose perdute. E quante sono le "cose", certamente non solo materiali, che vengono smarrite ogni giorno! La stessa tradizione consiglia la recita di questa preghiera per tredici volte consecutive.