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domenica 31 dicembre 2017

Ultimo giorno dell'anno

DAL DIARIO DI SANTA FAUSTINA KOWALSKA

31 dicembre 1934
Ultimo giorno dell'anno

Ho avuto il permesso di non andare a dormire ma di pregare in cappella. Una delle nostre suore mi ha pregato di offrire per lei un'ora di adorazione. Le ho risposto di si ed ho pregato per lei un'ora intera. Durante la preghiera Dio mi ha fatto conoscere quanto gli è cara quella piccola anima. La seconda ora di adorazione l'ho offerta per la conversione dei peccatori e specialmente in riparazione delle offese che nel momento presente vengono fatte a Dio. Quanto viene offeso Iddio!
La terza ora l'ho offerta secondo l'intenzione del mio padre spirituale, ho pregato fervorosamente perché venga illuminato in merito ad una questione particolare. Suonano infine le dodici, l'ultima ora dell'anno che ho finito nel nome della SS.ma Trinità, come del resto nel nome della SS.ma Trinità ho cominciato la prima ora dell'anno nuovo. Ho chiesto la benedizione ad ognuna delle persone ed ho guardato con grande fiducia all'anno nuovo, che non sarà certamente avaro di sofferenze.

martedì 12 dicembre 2017

Lo splendore dell'anima illumina la grazia del corpo.

Liturgia delle Ore
APP ufficiale CEI 13/12/2017

SECONDA LETTURA


Dal libro «Sulla verginità» di sant’Ambrogio, vescovo

(Cap. 12, 68. 74-75; 13, 77-78; PL 16, 281. 283. 285-286)


Lo splendore dell’anima illumina
la grazia del corpo

   Mi rivolgo a te, che vieni dal popolo, dalla gente comune, ma appartieni alla schiera delle vergini. In te lo splendore dell’anima si irradia sulla grazia esteriore della persona. Per questo sei un’immagine fedele della Chiesa.
   A te dico: chiusa nella tua stanza non cessare mai di tenere fisso il pensiero su Cristo, anche di notte. Anzi rimani ad ogni istante in attesa della sua visita. È questo che desidera da te, per questo ti ha scelta. Egli entrerà se troverà aperta la tua porta. Sta’ sicura, ha promesso di venire e non mancherà alla sua parola. Quando verrà colui che hai cercato, abbraccialo, familiarizza con lui e sarai illuminata. Trattienilo, prega che non se ne vada presto, scongiuralo che non si allontani. Il Verbo di Dio infatti corre, non prova stanchezza, non è preso da negligenza. L’anima tua gli vada incontro sulla sua parola, e s’intrattenga poi sull’impronta lasciata dal suo divino parlare: egli passa via presto.
   E la vergine da parte sua che cosa dice? L’ho cercato ma non l’ho trovato; l’ho chiamato ma non mi ha risposto (cfr. Ct 5, 6). Se così presto se n’è andato via, non credere che egli non sia contento di te che lo invocasti, lo pregasti, gli apristi la porta: spesso egli permette che siamo messi alla prova. Vedi che cosa dice nel vangelo alle folle che lo pregavano di non andarsene: Bisogna che io porti l’annunzio della parola di Dio anche ad altre città, poiché per questo sono stato mandato (cfr. Lc 4, 43).
   Ma anche se ti sembra che se ne sia andato, va’ a cercarlo ancora.
   È dalla santa Chiesa che devi imparare a trattenere Cristo. Anzi te l’ha già insegnato, se ben comprendi ciò che leggi: Avevo appena oltrepassato le guardie, quando trovai l’amato del mio cuore. L’ho stretto forte e non lo lascerò (cfr. Ct 3, 4). Quali dunque i mezzi con cui trattenere Cristo? Non la violenza delle catene, non le strette delle funi, ma i vincoli della carità, i legami dello spirito. Lo trattiene l’amore dell’anima.
   Se vuoi anche tu possedere Cristo, cercalo incessantemente e non temere la sofferenza. È più facile spesso trovarlo tra i supplizi del corpo, tra le mani dei persecutori. Lei dice: Poco tempo era trascorso da quando le avevo oltrepassate. Infatti una volta libera dalle mani dei persecutori e vittoriosa sui poteri del male, subito, all’istante ti verrà incontro Cristo, né permetterà che si prolunghi la tua prova.
   Colei che così cerca Cristo, che ha trovato Cristo, può dire: L’ho stretto forte e non lo lascerò finché non lo abbia condotto nella casa di mia madre, nella stanza della mia genitrice (cfr. Ct 3, 4). Che cos’è la casa, la stanza di tua madre, se non il santuario più intimo del tuo essere?
   Custodisci questa casa, purìficane l’interno. Divenuta perfettamente pulita, e non più inquinata da brutture di infedeltà, sorga quale casa spirituale, cementata con la pietra angolare, si innalzi in un sacerdozio santo, e lo Spirito Paraclito abiti in essa. Colei che cerca Cristo a questo modo, colei che così prega Cristo, non è abbandonata da lui, anzi riceve frequenti visite. Egli infatti è con noi fino alla fine del mondo.

Preghiera a Santa Rita per i casi impossibili e disperati

Preghiamo Santa Rita per tutti coloro che sono disperati, addolorati, per tante cause impossibli e dove i nostri occhi umani non vedono via di uscita ,e hanno bisogno della sua intecessione presso Dio e la Madonna Santissima
🙏🙏🙏
Preghiera a Santa Rita per i casi impossibili e disperati 

“O cara Santa Rita, nostra Patrona
anche nei casi impossibili e Avvocata nei casi disperati,
fate che Dio mi liberi dalla mia presente afflizione…….,
e allontani l’ansietà, che preme così forte sopra il mio cuore. Per l’angoscia, che voi sperimentaste in tante simili occasioni, abbiate compassione della mia persona a voi devota,
che confidentemente domanda
il vostro intervento presso il Divin Sacro Cuore
del nostro Gesù Crocifisso.
O cara Santa Rita, guidate le mie intenzioni
in queste mie umili preghiere e ferventi desideri.
Emendando la mia passata vita peccatrice
e ottenendo il perdono di tutti i miei peccati,
ho la dolce speranza di godere un giorno Dio in paradiso insieme con voi per tutta l’eternità. Così sia.
Santa Rita, Patrona dei casi disperati,
pregate per noi.
Santa Rita, Avvocata dei casi impossibili,
intercedete per noi
(3 Pater, Ave e Gloria).
Amen”.

venerdì 8 dicembre 2017

Preghiera per le persone che operano il male verso di noi.


Lava o Signore Gesù
nel Tuo Preziosissimo Sangue  i miei nemici;  
invia su di essi continuamente
la Tua Santa Benedizione.
Invia anche la benedizione di  Maria Immacolata, di tutti gli Angeli e di tutti i Santi.

Ripetere spesso nelle persecuzioni che vengono dalla malizia del prossimo.  E’ una preghiera efficace e liberatoria più di quanto si pensi.

martedì 5 dicembre 2017

NOVENA A SANTA LUCIA (Inizia il 4 dicembre e termina il 12 dicembre)


1° giorno. O gloriosa Santa Lucia, che fin dalla vostra prima età corrispondeste docilmente all'educazione cristiana, che vi diede la piissima madre vostra, otteneteci di apprezzare, fra le tenebre dell'attuale mondo pagano, il gran dono della fede.

Gloria al Padre...  Santa Lucia, prega per noi.

2° giorno. O gloriosa Santa Lucia, che meritaste di gode-re durante le vostre preghiere dell'apparizione di Sant'Agata, ottenete a noi pure di ricorrere con uguale fiducia al patrocinio dei Santi ed al vostro in particolare e godere così gli effetti della vostra intercessione. Gloria al Padre...  Santa Lucia, prega per noi.

3° giorno. O gloriosa Santa Lucia, che rinunciaste in favore dei poveri alla ricca eredità paterna, otteneteci di vivere staccati dai beni del mondo e di aiutare con generosità tutti i fratelli che soffrono. Gloria al Padre...  Santa Lucia, prega per noi.

4° giorno. O gloriosa Santa Lucia, che rinunziando alle nozze terrene, consacraste la vostra verginità allo Sposo celeste, Gesù Cristo, otteneteci di vivere sempre uniti al Signore, seguendo gli insegnamenti del santo Vangelo. Gloria al Padre...  Santa Lucia, prega per noi.

5° giorno. O gloriosa Santa Lucia, per quella fede ammi-rabile mostrata quando diceste davanti al tiranno che nessuno avrebbe potuto togliervi lo Spirito Santo che abitava nel vostro cuore come un tempio, otteneteci dal Signore di vivere sempre nella sua Grazia e di fuggire tutto quello che potrebbe causarci una perdita così grave. Gloria al Padre...  Santa Lucia, prega per noi.

6° giorno. O gloriosa Santa Lucia, per quell'amore che ebbe per voi il vostro sposo Gesù Cristo, quando con un miracolo vi rese immobile, malgrado tutti gli sforzi dei vostri nemici per trascinarvi in luogo di peccato e di infamia, otteneteci la grazia di non cedere mai alle tentazioni del mondo, del Demonio e della carne, e di combattere i loro assalti con la mortificazione e l'unione con Dio. Gloria al Padre...  Santa Lucia, prega per noi.

7° giorno. O gloriosa Santa Lucia che aveste la grazia di prevedere la vittoria della Chiesa dopo le persecuzioni dei primi secoli, otteneteci che la santa Chiesa ed il Papa, fatti ancora oggi segno di terribili lotte, riportino gloriosa vittoria su tutti i nemici di Dio.

8° giorno. O gloriosa Santa Lucia per quell'ardente amore che aveste verso Gesù quando sacrificaste la vostra vita, come martire, quando vi furono cavati gli occhi, otteneteci la grazia di un perfetto amore al Signore e di sostenere ogni avversità piuttosto che diventare infedeli al nostro divin Redentore.

9° giorno. O gloriosa Santa Lucia, che ora godete in Cielo il volto splendente di Dio, ottenendo grandi grazie a chi vi invoca con fiducia, ottenete a tutti noi non solo la protezione per gli occhi del corpo, ma specialmente la vera luce agli occhi dello spirito. Gloria al Padre...  Santa Lucia, prega per noi.

Prega per noi, gloriosa Santa Lucia perché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo Riempi di gioia e di luce il tuo popolo, o Signore, per l'intercessione gloriosa della santa vergine e martire Lucia, perché noi, che festeg-giamo la sua nascita al cielo, possiamo contem-plare con i nostri occhi la tua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen

domenica 3 dicembre 2017

Consacrazione a Maria

DAL DIARIO DI SANTA FAUSTINA KOWALSKA

Maria, Madre mia e mia Signora, a te affido la mia anima e il mio corpo, la mia vita e la mia morte e tutto ciò che la seguirà. Metto tutto nelle tue mani e Tu concedimi la purezza del cuore, dell'anima e del corpo. Difendimi da tutti i nemici, specialmente da quelli che nascondono la loro malvagità sotto la maschera della virtù. Sii Tu lo specchio nel quale mi guardo, o Madre mia. Amen

giovedì 30 novembre 2017

Tota pulchra es, Maria.

Tota pulchra es, Maria.
Tota pulchra es, Maria.

Et macula originalis non est in Te.
Et macula originalis non est in Te.

Tu gloria Ierusalem.
Tu laetitia Israel.

Tu honorificentia populi nostri.
Tu advocata peccatorum.

O Maria, o Maria.
Virgo prudentissima.

Mater clementissima.
Ora pro nobis.

Intercede pro nobis.
Ad Dominum Iesum Christum.

Traduzione:

Tutta bella sei, Maria,
e il peccato originale
non è in te.
Tu sei la gloria di Gerusalemme,
tu letizia d’Israele,
tu onore del nostro popolo,
tu avvocata dei peccatori.

O Maria! O Maria!
Vergine prudentissima,
Madre clementissima,
prega per noi,
intercedi per noi
presso il Signore Gesù Cristo.

lunedì 20 novembre 2017

Le promesse fatte dalla Madonna per chi porta con se la Medaglia Miracolosa

Apparizione della Madonna a Rue du Bac.

– Nella notte tra il 18 ed il 19 luglio 1830 -medaglia miracolosa

La Madonna a Santa Caterina Labourè presso la Rue du Bac a Parigi (Francia – 1830):
Allora si fece sentire una voce che mi disse: “Fate coniare una medaglia su questo modello; tutte le persone che la porteranno, riceveranno grandi grazie specialmente portandola al collo; le grazie saranno abbondanti per le persone che la porteranno con fiducia… “.

Riguardo i raggi che provengono dalle mani di Maria, la Vergine stessa rispose:

“Sono il simbolo delle Grazie che io spargo sulle persone che me le domandano”.

Pertanto è bene portare la medaglia e pregare la Madonna, chiedendo grazie soprattutto spirituali!

A Medjugorje la Regina della Pace ha nominato la medaglia miracolosa in un messaggio dato a Marija presso la Croce blu il 27 Novembre del 1989.

La Vergine Maria le disse: “Desidero che in questi giorni preghiate in modo particolare per la salvezza delle anime. Oggi è il giorno della Medaglia Miracolosa e desidero che preghiate in particolare per la salvezza di tutti coloro che portano la Medaglia. Desidero che la diffondiate e la portiate perché si salvi un gran numero di anime, ma in particolare desidero che preghiate”.

Portiamo la medaglia della Vergine, meglio se al collo, come sigillo e segno di umile e fiducioso affidamento a Lei (Mediatrice di tutte le grazie) che ci permetterà di consacrarci meglio a Cristo per mezzo di Maria. Un’ultima cosa molto importante: preghiamoLa con fede, se non preghiamo non chiediamo, e se non chiediamo non possiamo ricevere le grazie (materiali e spirituali, quest’ultime sono le più importanti). Chiediamo non tanto le grazie materiali, ma la salvezza delle anime, compresa la nostra. Non sottovalutiamo questo aspetto importantissimo. Al resto ci penserà Maria con Suo Figlio Gesù!

SUPPLICA ALLA MADONNA DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA da recitare il giorno 27 Novembre di
Santa  Caterina Labourè

O Vergine Immacolata, noi sappiamo che sempre ed ovunque sei disposta ad esaudire le preghiere dei tuoi figli esuli in questa valle di pianto, ma sappiamo pure che vi sono giorni ed ore in cui ti compiaci di spargere più abbondantemente i tesori delle tue grazie. Ebbene, o Maria, eccoci qui prostrati davanti a te, proprio in quello stesso giorno ed ora benedetta, da te prescelta per la manifestazione della tua Medaglia.
Noi veniamo a te, ripieni di immensa gratitudine ed illimitata fiducia, in quest’ora a te sì cara, per ringraziarti del gran dono che ci hai fatto dandoci la tua immagine, affinché fosse per noi attestato d’affetto e pegno di protezione. Noi dunque ti promettiamo che, secondo il tuo desiderio, la santa Medaglia sarà il segno della tua presenza presso di noi, sarà il nostro libro su cui impareremo a conoscere, seguendo il tuo consiglio, quanto ci hai amato e ciò che noi dobbiamo fare, perché non siano inutili tanti sacrifici tuoi e del tuo divin Figlio. Sì, il tuo Cuore trafitto, rappresentato sulla Medaglia, poggerà sempre sul nostro e lo farà palpitare all’unisono col tuo. Lo accenderà d’amore per Gesù e lo fortificherà per portar ogni giorno la propria croce dietro a Lui. Questa è l’ora tua, o Maria, l’ora della tua bontà inesauribile, della tua misericordia trionfante, l’ora in cui facesti sgorgare per mezzo della tua Medaglia, quel torrente di grazie e di prodigi che inondò la terra. Fai, o Madre, che quest’ora, che ti ricorda la dolce commozione del tuo Cuore, la quale ti spinse a venirci a visitare e a portarci il rimedio di tanti mali, fai che quest’ora sia anche l’ora nostra: l’ora della nostra sincera conversione, e l’ora del pieno esaudimento dei nostri voti.

Tu che hai promesso, proprio in quest’ora fortunata, che grandi sarebbero state le grazie per chi le avesse domandate con fiducia: volgi benigna i tuoi sguardi alle nostre suppliche. Noi confessiamo di non meritare le tue grazie, ma a chi ricorreremo, o Maria, se non a te, che sei la Madre nostra, nelle cui mani Dio ha posto tutte le sue grazie? Abbi dunque pietà di noi.
Te lo domandiamo per la tua Immacolata Concezione e per l’amore che ti spinse a darci la tua preziosa Medaglia. O Consolatrice degli afflitti, che già ti inteneristi sulle nostre miserie, guarda ai mali da cui siamo oppressi. Fai che la tua Medaglia sparga su di noi e su tutti i nostri cari i tuoi raggi benefici: guarisca i nostri ammalati, dia la pace alle nostre famiglie, ci scampi da ogni pericolo. Porti la tua Medaglia conforto a chi soffre, consolazione a chi piange, luce e forza a tutti.
Ma specialmente permetti, o Maria, che in quest’ora solenne ti domandiamo la conversione dei peccatori, particolarmente di quelli, che sono a noi più cari. Ricordati che anch’essi sono tuoi figli, che per essi hai sofferto, pregato e pianto. Salvali, o Rifugio dei peccatori, affinché dopo di averti tutti amata, invocata e servita sulla terra, possiamo venirti a ringraziare e lodare eternamente in Cielo. Cosi sia. Salve Regina

domenica 19 novembre 2017

NOVENA ALLA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

O meravigliosa Madre di Dio, che portasti Gesù nel Tuo Cuore, ti sei immersa nel mare d'amore della SS. Trinità dal cui seno, come un bel raggio dell'alba ti avvicini a noi, accechi Satana e ci porgi la Fiamma d'Amore del Tuo Cuore. 
Con profonda devozione ti ringraziamo per il tuo mistico dono regale.
Il tuo popolo, pentito, ti vuole onorare ed amare come mai è avvenuto prima d'ora. 
Con profonda umiltà chiediamo dunque la grazia della conversione. O nostra Signora! Con umiltà ci abbandoniamo al tuo smisurato amore. 
La Tua Fiamma d'Amore, vibrando, dissipi la sfiducia della nostra anima e, con il suo splendore, illumini i nostri cuori! 
Benedici le nostre famiglie, conquista di nuovo le anime divenute miscredenti. 
Signore mio Gesù Cristo, con l'implorazione della Tua Madre Immacolata fai del mondo il vero paese di Maria come era ai tempi dei nostri avi. 
Purificaci con la tua grazia in modo che il tuo occhio divino riposi sulla nostra anima lacrimante per il pentimento, come su specchio splendente di lago. 
Permetti che si infiammino i nostri cuori e anche quelli degli altri. 
Misericordioso Gesù, umilmente imploriamo la tua intercessione presso l'Eterno Padre per ottenere misericordia e vita in favore dell’umanità e perchè finalmente l'Immacolata Madre di Dio sorrida alla nostra Patria e a tutto il mondo. Amen

Ripetere tre volte: «Irradia, o Maria, su tutta l'umanità la luce di grazia della tua Fiamma d'Amore, ora e nell'ora della nostra morte. Amen».

PREGHIERA CHE ACCECA SATANA INSEGNATA DA GESU’
«I nostri passi devono procedere insieme; 
le nostre mani devono raccogliere insieme; 
i nostri cuori devono palpitare all'unisono; 
le nostre anime devono avere i medesimi sentimenti; 
i pensieri del nostro spirito devono formare unità; 
le nostre orecchie devono ascoltare insieme il silenzio; 
i nostri occhi devono guardarsi e fondersi in uno sguardo solo; 
le nostre labbra devono pregare unite, per invocare insieme la misericordia del Padre!».
Da recitarsi per nove giorni consecutivi.


mercoledì 1 novembre 2017

Atto di fede


Mio Dio, perché sei verità infallibile,credo tutto quello che tu hai rivelato e la santa Chiesa ci propone a credere.Ed espressamente in te, unico vero Dio in tre Persone uguali e distinte: Padre, Figlio e Spirito Santo. E credo in Gesù Cristo, Figlio di Dio, incarnato, morto e risorto per noi il quale darà a ciascuno, secondo i meriti, il premio o la pena eterna. Conforme a questa fede voglio sempre vivere. Signore accresci la mia fede.

Preghiera Miracolosa Preghiera del Miracolo. Gesù tutto può, lo credi?


Recitate questa preghiera con fede vera, con una sincerità estrema, indiscutibile, con lo sguardo rivolto a terra e poi dopo essere sicuri della propria sincerità alzare lo sguardo verso il crocifisso e sentirete subito la vostra vita cambiare, sentirete subito di essere stati ascoltati: Signore Gesù, io vengo davanti a Te proprio come sono.

Sono addolorato per i miei peccati. Mi pento dei miei peccati,
ti prego di perdonarmi. Nel tuo Nome io perdono tutti quelli che hanno fatto qualcosa contro di me. Io rinuncio a satana, agli spiriti del male e a tutte le loro opere. Io mi do a te completamente, Signore Gesù, ora e per sempre. Ti invito a entrare nella mia vita, Gesù. Ti accetto come mio Signore, Dio e Salvatore. Guariscimi, cambiami, fortificami in corpo, anima e spirito. Vieni, Signore Gesù, coprimi con il tuo Sangue Prezioso e riempimi con il tuo Santo Spirito. Ti amo Signore Gesù. Ti lodo Signore Gesù. Ti ringrazio Signore Gesù. Ti seguirò ogni giorno della mia vita. Amen. Maria, Madre mia, Regina della pace, tutti gli Angeli ei Santi, vi prego, aiutatemi. Amen.

Apocalisse 21:6 «Ogni cosa è compiuta. Io sono l’alfa e l’omega, il principio e la fine. A chi ha sete io darò gratuitamente della fonte dell’acqua della vita.

lunedì 9 ottobre 2017

Preghiera per la guarigione fisica



Signore Gesù, credo che sei vivo e risorto. Credo che sei presente realmente nel Santissimo Sacramento dell'altare e in ciascuno di noi che crediamo in te. Ti lodo e ti adoro. Ti rendo grazie, Signore, per essere venuto da me, come Pane vivo disceso dal cielo. Tu sei la pienezza della vita, tu sei la risurrezione e la vita, tu Signore, sei la salute dei malati. Oggi ti voglio presentare tutti i miei mali, perchè tu sei uguale ieri, oggi e sempre e tu stesso mi raggiungi dove mi trovo. Tu sei l'eterno presente e mi conosci. Ora, Signore, ti chiedo d'aver compassione di me. Visitami per il tuo vangelo, affinchè tutti riconoscano che tu sei vivo, nella tua Chiesa, oggi; e che si rinnovi la mia fede e la mia anima. Abbi compassione delle sofferenze del mio corpo, del mio cuore e della mia anima. Abbi compassione di me, Signore, benedicimi e fa che possa riacquistare la salute. Che cresca la mia fede e che mi apra alle meraviglie del tuo amore, perchè sia anche testimone della tua potenza e della tua compassione. Te lo chiedo, Gesù, per il potere delle tue sante piaghe per la tua santa Croce e per il tuo Preziosissimo Sangue. Guariscimi, Signore! Guariscimi nel corpo, guariscimi nel cuore, guariscimi nell'anima. Dammi la vita, la vita in abbondanza. Te lo chiedo per l'intercessione di Maria Santissima, tua Madre, la vergine dei dolori, che era presente, in piedi, presso la tua croce; che fu la prima a contemplare le tue sante piaghe, e che ci hai dato per Madre. Tu ci hai rivelato d'aver preso su di te i nostri dolori e per le tue sante piaghe siamo stati guariti. Oggi, Signore, ti presento con fede tutti i miei mali e ti chiedo di guarirmi completamente. Ti chiedo, per la gloria del Padre del cielo, di guarire anche i mali della mia famiglia e i miei amici. Fa che crescano nella fede, nella speranza e che riacquistino la salute per la gloria del tuo nome. Perchè il tuo regno continui ad estendersi sempre più nei cuori attraverso i segni e i prodigi del tuo amore. Tutto questo, Gesù, te lo chiedo perchè sei Gesù. Tu sei il Buon Pastore e noi siamo le pecorelle del tuo gregge. Sono così sicuro del tuo amore, che prima ancora di conoscere il risultato della mia preghiera, ti dico con fede: grazie, Gesù, per tutto quello che farai per me e per ciascuno di loro. Grazie per i malati che stai guarendo ora, grazie per quelli che stai visitando con la tua Misericordia. 

domenica 8 ottobre 2017

PREGHIERA DEL MATTINO


Io so, Signore, che sono la tua vigna - non tutta, ma una parte di essa - e che tu mi assicuri la tua vita. L'hai detto tu stesso nel Vangelo: io sono un tralcio, ma un tralcio che vuole dare dei frutti e non diventare un ramo morto che servirà soltanto a bruciare. Il tralcio vive, cresce e si fortifica nella misura in cui è attaccato al tronco. Io vivo nella misura in cui sono nella tua grazia, in quella grazia che per generosità tu offri a ogni uomo senza che egli debba fare nulla per esserne degno. Che io possa non dimenticarlo mai. Che io sappia in questo giorno rispondere ai tuoi doni.

sabato 23 settembre 2017

PREGHIERA PER CHI E' IN CERCA DI UN LAVORO

OFFERTA DEL PROPRIO LAVORO A SAN GIUSEPPE

"Benedici, o glorioso santo, il mio lavoro quotidiano, e fa' che, mediante il tuo aiuto, io possa portarlo a compimento.

A Te offro ogni mia fatica e ogni mio sacrificio, affinché Tu lo porga a Gesù ed esso divenga fonte di salvezza per me e per i miei cari. Amen.

San Giuseppe, intercedi per me".

PREGHIERA PER CHI E' IN CERCA DI UN LAVORO

"O glorioso san Giuseppe, patrono di tutti i lavoratori, ottienimi la grazia di un lavoro dignitoso ed onesto!

Aiutami ad essere coscienzioso in esso, così che io possa dare totalmente ciò’ che ho ricevuto!

Fa' che io possa lavorare con spirito di gratitudine e di gioia, in pace, con pazienza e precisione, tenendo a mente il conto che dovrò presentare un giorno di perdite di tempo e talenti inutilizzati!

Glorioso san Giuseppe, il mio lavoro sia, come fu il tuo, tutto per Gesù! Amen".

"San Giuseppe, pur essendo di stirpe regia, fu poverissimo, e dovette col sudore della fronte guadagnarsi il pane non per sé solo, ma per la Sposa sua e per il Figlio, benché questi fosse figlio dell'Altissimo. San Giuseppe, dunque, incoraggi noi nelle prove dolorose!" (San Luigi Guanella).

“San Giuseppe lavorò bene a Nazareth. Egli ci ottenga l'amore al lavoro e di lavorare sempre bene” (San Leonardo Murialdo).

giovedì 24 agosto 2017

Preghiera al Sangue di Gesù quando si è disturbati. Da recitare nei momenti difficili

E’ preghiera fatta a Gesù perché ci ricopra con il Suo Sangue e metta così in fuga il Nemico.
A chi farlo? Può essere fatto su di noi e sugli altri.
E’ bene farlo spesso sui bambini.
E’ un atto d’amore farlo conoscere a quanti credono.
Quando farlo? E’ bene farlo spesso, in particolare quando ci sentiamo “disturbati”,
più nervosi e aggressivi.
Come farlo? I piccoli segni di croce si fanno con il pollice sulla persona, in particolare sulla parte “disturbata”. Quando si può, è bene usare olio esorcizzato o acqua esorcizzata.
Altri oggetti: possono essere sigillati anche gli “oggetti” che, come figli di Dio adoperiamo, l’ambiente in cui ci troviamo. Esempio: la casa, lo stanza, il letto, il telefono, il cibo, la macchina, il treno, l’ufficio, l’ambulatorio…

Tre segni di croce: perché così onoriamo le Tre Persone Divine:
IL PADRE, IL FIGLIO, LO SPIRITO SANTO.

NEL NOME SANTO DI GESU’
IO SIGILLO NEL SUO PREZIOSISSIMO SANGUE

Tutto il mio corpo dentro e fuori, la mia mente, il mio “cuore”, la mia volontà.
In particolare (dire la parte disturbata: testa, bocca dello stomaco, cuore, gola…)

NEL NOME DEL PADRE + (fare le croci col pollice)
DEL FIGLIO +
E DELLO SPIRITO SANTO + Amen!

NOVENA DEL SANGUE SPARSO (il demonio non la sopporta)

O Dio, vieni a salvarmi, Signore, vieni presto in mio aiuto

Gloria al Padre…

«Tutta bella sei, o Maria, e macchia originale non è in Te». Sei purissima, o Vergine Maria, Regina del cielo e della terra, Madre di Dio. Ti saluto, ti venero e ti benedico per sempre.

O Maria, a Te ricorro; Te invoco. Aiutami, dolcissima Madre di Dio; aiutami, Regina del cielo; aiutami, pietosissima Madre e Rifugio dei peccatori; aiutami, Madre del mio dolcissimo Gesù.

E poichè non vi è cosa che ti si domanda in virtù della passione di Gesù Cristo che da Te non si ottenga, con viva fede ti prego di concedermi la grazia che tanto mi sta a cuore; te la chiedo per il divin Sangue che Gesù sparse per la nostra salvezza. Non cesserò di gridare a Te, finchè non mi abbia esaudito. O Madre di misericordia, sono fiducioso di ottenere questa grazia, perchè te la chiedo per i meriti infiniti del preziosissimo Sangue del tuo dilettissimo Figlio.

O Mamma dolcissima, per i meriti del Sangue preziosissimo del tuo divin Figlio, concedimi la grazia di…… (Qui domanderai la grazia che desideri, poi dirai come segue).

1. Te la domando, Madre Santissima, per quel puro, innocente e benedetto Sangue, che Gesù versò nella sua circoncisione alla tenera età di soli otto giorni. Ave Maria…

O Vergine Maria, per i meriti del Sangue prezioso del tuo divin Figlio, intercedi per me presso il Padre celeste.

2. Te la chiedo, o Maria Santissima, per quel puro, innocente e benedetto Sangue, che Gesù versò in abbondanza nell’agonia dell’Orto. Ave Maria…

O Vergine Maria, per i meriti del Sangue prezioso del tuo divin Figlio, intercedi per me presso il Padre celeste.

3. Te la imploro, o Maria Santissima, per quel puro, innocente e benedetto Sangue, che Gesù versò copiosamente quando, spogliato e legato alla colonna, fu crudelmente flagellato. Ave Maria…

O Vergine Maria, per i meriti del Sangue prezioso del tuo divin Figlio, intercedi per me presso il Padre celeste.

4. Te la domando, Madre Santissima, per quel puro, innocente e benedetto Sangue che Gesù versò dal capo, quando fu coronato di pungentissime spine. Ave Maria…

O Vergine Maria, per i meriti del Sangue prezioso del tuo divin Figlio, intercedi per me presso il Padre celeste.

5. Te la chiedo, Maria Santissima, per quel puro, innocente e benedetto Sangue, che Gesù versò portando la croce sulla via del Calvario e specialmente per quel vivo Sangue misto alle lacrime che tu spargesti accompagnandolo al sacrificio supremo. Ave Maria…

O Vergine Maria, per i meriti del Sangue prezioso del tuo divin Figlio, intercedi per me presso il Padre celeste.

6. Ti supplico, Maria Santissima, per quel puro, innocente e benedetto Sangue, che Gesù versò dal corpo quando fu spogliato delle vesti, e dalle mani e dai piedi quando fu confitto sulla croce con durissimi e pungentissimi chiodi. Te la chiedo soprattutto per il Sangue che versò durante la sua acerbissima e straziante agonia. Ave Maria…

O Vergine Maria, per i meriti del Sangue prezioso del tuo divin Figlio, intercedi per me presso il Padre celeste.

7. Esaudiscimi, purissima Vergine e Madre Maria, per quel dolcissimo e mistico Sangue e acqua, che uscì dal costato di Gesù, quando dalla lancia gli fu trafitto il Cuore. Per quel Sangue purissimo concedimi, o Vergine Maria, la grazia che ti domando; per quel Sangue preziosissimo, che profondamente adoro e che è mia bevanda nella mensa del Signore, esaudiscimi, o pietosa e dolce Vergine Maria. Amen. Ave Maria…

O Vergine Maria, per i meriti del Sangue prezioso del tuo divin Figlio, intercedi per me presso il Padre celeste.

Ora rivolgerai la tua invocazione a tutti gli Angeli e Santi del cielo, perchè uniscano la loro intercessione a quella della Vergine per il conseguimento della grazia che domandi.

Angeli e Santi tutti del paradiso, che contemplate la gloria di Dio, unite la vostra preghiera a quella della cara Madre e Regina Maria Santissima e ottenetemi presso il Padre celeste la grazia che domando per i meriti del Sangue prezioso del nostro divin Redentore.

Anche a voi ricorro, Anime Sante del purgatorio, perchè preghiate per me e chiediate al Padre celeste la grazia che imploro per quel Sangue preziosissimo che il mio e vostro Salvatore versò dalle sue sacratissime piaghe.

Anche io per voi offro all’eterno Padre il Sangue preziosissimo di Gesù, perchè possiate goderlo pienamente e lodarlo per sempre nella gloria del cielo cantando: «Ci hai redenti, o Signore, con il tuo Sangue e hai fatto di noi un regno per il nostro Dio».

Amen.

Per concludere l’orazione, ti rivolgerai al Signore con questa semplice ed efficace invocazione:

O buono e amabile Signore, dolce e misericordioso, pietà di me e di tutte le anime, sia vive che defunte, che hai redente con il tuo Sangue prezioso. Amen.

Sia benedetto il Sangue di Gesù. Ora e sempre.

venerdì 18 agosto 2017

PREGHIERA CONSIGLIATA IN QUESTI TEMPI DIFFICILI PER PROTEGGERE NOI E I NOSTRI CARI.

Questa e la più potente Preghiera di Liberazione scritta e consigliata da Padre Gabriele Amorth.
La si può recitare, in privato, in qualsiasi luogo, da qualsiasi persona.

Signore, Dio Onnipotente e Misericordioso, Padre, Figlio e Spirito Santo, espelli da me, dai miei amici e familiari, da coloro che possono aiutarmi economicamente e spiritualmente, e dal mondo intero, ogni influsso diabolico di qualsiasi Spirito Maligno e da ogni Anima Dannata dell'intero Inferno, che ha su di me e su di loro, per il Preziosissimo Sangue del Tuo Figlio Gesù.

Fa che il Sangue Immacolato e Redentore rompa ogni legame sul mio corpo, sulla mia mente, sul mio lavoro, su quanti potrebbero offrire un lavoro e su tutte le cose mie ed altrui e le difficoltà dell'intera vita mia ed altrui.

Oh Santissima Vergine, Maria Immacolata, oh Nove Cori Angelici, oh San Michele Arcangelo, Santi tutti del Paradiso, mi consacro e consacro loro e Vi chiedo l'Intercessione di tutte le Anime del Purgatorio!

Intercedete per noi tutti e venite presto in nostro aiuto e spezzate, da subito, le “ultime zampate” di Lucifero contro i figli della Benedetta Madre, Maria Santissima e della Santissima Trinità.

Ordino, in questo preciso istante, che ogni Demonio ed Anima Dannata non possa avere nessuna influenza su di me, sulle categorie di persone che ho menzionato e sul mondo intero, affinché tutta l'Umanità sia liberata, in questo medesimo istante.

Per la Flagellazione, la Corona di Spine, la Croce, il Sangue e la Risurrezione di Gesù Cristo, per il Dio Vero, per il Dio Santo, per il Dio che tutto può, ordino ad ogni Demonio ed Anima Dannata che non possano avere influenza alcuna su me e sul mondo intero e che si possano spezzare, una volta per tutte e per sempre, tutte le catene create, che si sono verificate, fino ad ora, su di me e sul mondo intero.

Benedite e liberate il vostro servo o serva (si dica il Nome di Battesimo) e benedite questa Immagine (si alzi verso Dio un'Immagine benedetta), che Vi presento e fate sì che questa Immagine benedetta protegga me ed il mondo intero e ci protegga dai Satanisti, dai Massoni, dai Mafiosi, dai Politici corrotti e da ogni altra Infame categoria esistente sulla terra, e nel mondo intero.

Fate sì che, nella mia casa e nelle mie cose e da ogni altra categoria e nelle cose del mondo intero, il Demonio non possa, mai e poi mai, avere più alcuna influenza, anche infinitesimale, nel Nome di Gesù Cristo, Padrone della Storia, nostro Signore e Salvatore.
Così sia.

Recitare qualche preghiera, quale ringraziamento alla “Corte Celeste”.

Don Gabriele Amorth

~^~*~*

FU CHIESTO A DON AMORTH:
Le preghiere di liberazione possono essere sempre fatte, o vanno escluse nei casi in cui una persona si affida ad un esorcista? Possono essere recitate da singoli, o solo da gruppi preparati a questo?

DON AMORTH RISPOSE:
Le preghiere di liberazione si possono sempre fare. Anche se una persona viene regolarmente esorcizzata da un sacerdote è di grande utilità che riceva pure preghiere di liberazione. Soprattutto è utile che sia aiutata a percorrere un cammino di preghiera e di istruzione cristiana. Certamente è più efficace la preghiera di un gruppo preparato, che sappia compiere queste preghiere con fede e osservando le prescrizioni date dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Ma anche i singoli possono fare preghiere di liberazione.

martedì 15 agosto 2017

TRANSITO DELLA MADONNA (Maria Valtorta)

Quanti giorni son passati? È difficile stabilirlo con sicurezza. Se si giudica dai fiori che fanno corona intorno al corpo esanime si dovrebbe dire che sono passate poche ore. Ma se si giudica dalle fronde d'ulivo su cui posano i fiori freschi, fronde dalle foglie già appassite, e dagli altri fiori vizzi, posati, come tante reliquie, sul coperchio del cofano, si deve concludere che sono passati dei giorni ormai.

Ma il corpo di Maria è quale era appena spirata. Nessun segno di morte è sul suo volto, sulle piccole mani. Nessun odore sgradevole è nella stanza. Anzi aleggia in essa un profumo indefinibile che sa d'incenso, di gigli, di rose, di mughetti, e di erbe montane, insieme mescolati.

Giovanni, che chissà mai da quanti giorni veglia, si è  addormentato, vinto dalla stanchezza, stando seduto sullo sgabello, con le spalle appoggiate al muro, presso la porta aperta che dà sulla terrazza. La luce della lanterna, posata al suolo, lo illumina da sotto in su e permette di vedere il suo volto stanco, pallidissimo, meno che intorno agli occhi arrossati dal piangere.

L'alba deve essere ormai incominciata perché il suo debole chiarore rende visibili all'occhio la terrazza e gli ulivi che circondano la casa, chiarore che si fa sempre più forte e che, penetrando dalla porta, fa più distinti anche gli oggetti della camera, quelli che per essere lontani dalla lucernetta, prima si intravvedevano appena.

Ad un tratto una gran luce empie la stanza, una luce argentea, sfumata d'azzurro, quasi fosforica, e sempre più cresce, annullando quella dell' alba e quella della lucerna. Una luce uguale a quella che innondò la grotta di Betlemme al momento della Natività divina. Poi in questa luce paradisiaca si palesano delle creature angeliche, luce ancor più splendida nella luce già tanto potente  apparsa per prima. Come già avvenne quando gli angeli apparvero ai pastori, una danza di scintille d'ogni colore si sprigiona dalle loro ali dolcemente mosse dalle quali viene come un mormorio armonico, arpeggiato, dolcissimo.

Le creature angeliche si dispongono a corona intorno al lettuccio, si curvano su di esso, sollevano il corpo immobile e, con un più  forte agitar d'ali, che aumenta il suono già esistente prima, per un varco apertosi prodigiosamente nel tetto, come prodigiosamente s'aprì il Sepolcro di Gesù, se ne vanno, portando seco loro il corpo della loro Regina, Santissimo, è vero, ma non ancora glorificato e perciò ancora soggetto alle leggi della materia, soggezione a cui non era più soggetto il Cristo perché già glorificato quando risorse da morte.

Il suono dato dalle ali angeliche aumenta, ed è ora potente come un suono d'organo. Giovanni, che s'era già, pur rimanendo addormentato, smosso due o tre volte sul suo sgabello, come fosse disturbato dalla gran luce e dal suono delle ali angeliche, si desta totalmente per quel suono potente e per una forte corrente d'aria che, scendendo dal tetto scoperchiato ed uscendo dalla porta aperta, forma come un gorgo che agita le coperture del letto ormai vuoto e le vesti di Giovanni, spegnendo la lucerna e spegnendo, con un forte picchio, la porta aperta.

L'apostolo si guarda intorno, ancor mezzo assonnato, per rendersi conto di ciò che avviene. Si accorge che il letto è vuoto e che il tetto è scoperto. Intuisce che un prodigio è avvenuto. Corre fuori sulla terrazza e, come per un istinto spirituale, o per un richiamo celeste, alza il capo, facendosi solecchio con la mano per guardare, senza avere l'ostacolo del nascente sole negli occhi.

E vede. Vede il corpo di Maria, ancor privo di vita, ed in tutto uguale a quello di persona dormente, che sale sempre più in alto, sostenuto dallo stuolo angelico. Come per un ultimo saluto, un lembo del manto e del velo si agitano, forse per azione del vento suscitato dalla rapida assunzione e dal moto delle ali angeliche, e dei fiori, quelli che Giovanni aveva disposti e rinnovati intorno al corpo di Maria, e certo rimasti tra le pieghe delle vesti, piovono sulla terrazza e sulla terra del Getsemani, mentre l'osanna potente dello stuolo angelico si fa sempre più lontano e quindi più lieve.

Giovanni continua a fissare quel corpo che sale verso il Cielo e, certo per un prodigio concessogli da Dio, per consolarlo e per premiarlo del suo amore alla Madre adottiva, egli vede, distintamente, che Maria, avvolta ora dai raggi del sole che è sorto, esce dall'estasi che le ha separata l'anima dal corpo, torna viva, sorge in piedi, perché ora Lei pure fruisce dei doni propri ai corpi già glorificati.

Giovanni guarda, guarda, il miracolo che Dio gli concede e gli dà potere, contro ogni legge naturale, di vedere Maria quale è ora mentre sale ratta verso il Cielo, circondata, ma non più aiutata a salire, dagli angeli osannanti. E Giovanni è rapito da quella visione di bellezza che nessuna penna d'uomo, né parola umana, né opera di artista potrà mai descrivere o riprodurre, perché è di una bellezza indescrivibile.

Giovanni, stando sempre appoggiato al muretto della terrazza, continua a fissare quella splendida e splendente forma di Dio - perché realmente può dirsi così Maria, formata in modo unico da Dio, che la volle immacolata, perché fosse forma al Verbo Incarnato - che sale sempre più in alto. E un ultimo, supremo prodigio concede Iddio-Amore a questo suo perfetto amatore: quello di vedere l'incontro della Madre Santissima col suo Santissimo Figlio che, Lui pure splendido e splendente, bello di una bellezza indescrivibile, scende ratto dal Cielo, raggiunge la Madre, se la stringe sul cuore, più fulgenti di due astri maggiori, con Lei ritorna da dove è venuto. Il vedere di Giovanni è finito.

Egli abbassa il capo. Sul suo volto stanco sono presenti e il dolore per la perdita di Maria e il gaudio per la sua gloriosa sorte. Ma ormai il gaudio supera il dolore. Egli dice: «Grazie, mio Dio! Grazie! lo presentivo che questo sarebbe accaduto. E volevo vegliare, per non perdere nessun episodio della sua Assunzione. Ma erano ormai tre giorni che non dormivo! Il sonno, la stanchezza, congiunti alla pena, mi hanno abbattuto e vinto proprio quando era imminente l'Assunzione.  ... Ma forse Tu stesso l' hai voluto, o Dio, perché io non turbassi quel momento e non soffrissi troppo... . Sì, Certo Tu lo hai voluto, come ora volesti che io vedessi ciò che senza un tuo miracolo non avrei potuto vedere. Mi hai concesso di vederla ancora, benché già tanto lontana, già glorificata e gloriosa, come mi fosse vicina. E rivedere Gesù! Oh! visione beatissima, insperata, insperabile! O dono dei doni di Gesù-Dio al suo Giovanni! Grazia suprema! Rivedere il mio Maestro e Signore! Vedere Lui presso la Madre! Lui simile a sole e Lei a luna, splendidissimi entrambi, e per esser gloriosi e per esser felici d'esser riuniti in eterno! Che sarà il Paradiso ora che Voi vi splendete, Voi, astri maggiori della Gerusalemme celeste? Quale il gaudio degli angelici cori e dei santi? È tale la gioia che m' ha dato il vedere la Madre col Figlio, cosa che annulla ogni sua pena, ogni loro pena, anzi, che anche la mia cessa, e in me subentra la pace. Dei tre miracoli che avevo chiesti a Dio, due si sono compiuti. Ho visto tornare la vita in Maria e la pace la sento tornare in me. Ogni mia angoscia cessa perché vi ho visto riuniti nella gloria. Grazie di ciò, o Dio. E grazie per avermi dato modo, anche per una creatura, santissima, ma sempre umana, di vedere quale è la sorte dei santi, quale sarà dopo l'ultimo giudizio, e la risurrezione delle carni, e la loro ricongiunzione, la loro fusione con lo spirito, salito al Cielo all'ora della morte. Non avevo bisogno di vedere per credere. Perché io ho sempre creduto fermamente ad ogni parola del Maestro. Ma molti dubiteranno che, dopo secoli e millenni, la carne, fatta polvere, possa tornare corpo vivente. A costoro io potrò dire, giurandolo sulle cose più eccelse, che non solo il Cristo tornò vivo, per suo proprio potere divino, ma che anche la Madre sua, tre dì dopo la morte, se morte può dirsi tal morte, riprese vita, e con la carne riunita all'anima prese la sua eterna dimora in Cielo, al fianco del Figlio. Potrò dire: " Credete, o cristiani tutti, nella risurrezione della carne, alla fine dei secoli, e alla vita eterna e dell'anima e dei corpi, vita beata per i santi, orrenda per i colpevoli impenitenti, Credete e vivete da santi, come da santi vissero Gesù e Maria per avere la loro stessa sorte. Io ho visto i loro corpi salire al Cielo. Ve lo posso testimoniare. Vivete da giusti per potere un giorno essere nel nuovo mondo eterno, in anima e corpo, presso Gesù-Sole e presso Maria, Stella di tutte le stelle " . Grazie ancora, o Dio! Ed ora raccogliamo quanto resta di Lei. I fiori caduti dalle sue vesti, le fronde degli ulivi rimaste sul letto, e conserviamoli . Serviranno... sì, serviranno a dare aiuto e consolazione ai miei fratelli, invano attesi. Prima o poi li ritroverò...».

Raccoglie anche i petali dei fiori sfogliatisi nel cadere, rientra nella stanza, tenendoli in un lembo della veste. Nota allora più attentamente l'apertura del tetto, ed esclama: «Un altro prodigio! E un'altra mirabile proporzione nei prodigi della vita di Gesù e Maria! Egli, Dio, da se risorse, e col suo solo volere ribaltò la pietra del Sepolcro e col suo solo potere ascese al Cielo. Da solo.  Maria, Santissima, ma figlia dell'uomo, per aiuto angelico ebbe aperto il varco per la sua assunzione al Cielo, e, sempre per aiuto angelico, è stata assunta là . Nel Cristo lo spirito tornò ad  animare. il Corpo mentre esso era ancora sulla Terra, perché così doveva essere, per far tacere i suoi nemici, e per confermare nella fede i suoi seguaci tutti. In Maria lo spirito è tornato quando il corpo santissimo era già sulle soglie del Paradiso, perché per Lei non era necessario più altro. Potenza perfetta dell'Infinita Sapienza di Dio!...».

Giovanni ora raccoglie in un telo i fiori e le fronde rimasti sul lettuccio, vi unisce quelli raccolti fuori, e li depone tutti sul coperchio del cofano. Poi lo apre e vi colloca il guancialetto di Maria, la coperta del lettuccio, scende nella cucina, raccoglie altri oggetti usati da Lei: il fuso e la conocchia, le sue stoviglie, e le unisce alle altre cose. Chiude il cofano e si siede sullo sgabello esclamando:
«Ora tutto è compiuto anche per me! Ora posso andare,  liberamente, là dove lo Spirito di Dio mi condurrà. Andare! Seminare la Divina Parola che il Maestro mi ha data perché io la dia agli uomini. Insegnare l'Amore. Insegnarlo perché credano nell'Amore e nella sua potenza. Far loro conoscere cosa ha fatto Dio-Amore per gli uomini. Il suo Sacrificio e il suo Sacramento e Rito perpetui, per cui, sino alla fine dei secoli, noi potremo essere uniti a Gesù Cristo per l'Eucarestia e rinnovare il Rito e il Sacrificio come Egli comandò di fare. Tutti doni dell'Amore perfetto! Far amare l'Amore perché credano in Esso come noi vi abbiamo creduto e  crediamo. Seminare l'Amore perché sia abbondante la messe e la pesca, per il Signore. L'amore tutto ottiene, mi ha detto Maria nel suo ultimo discorso, a me, da Lei giustamente definito, nel Collegio Apostolico, colui che ama, l'amante per eccellenza, l'antitesi dell' Iscariota che fu l'odio, come Pietro l'irruenza, e Andrea la mitezza, i figli d' Alfeo la santità e sapienza congiunta a nobiltà di modi, e così via. Io, l'amoroso, ora che non ho più il Maestro e la Madre da amare in Terra, andrò a spargere l'amore tra le  genti. L'amore sarà la mia arma e dottrina. E con esso vincerò il Demonio, il paganesimo, e conquisterò molte anime. Continuerò così Gesù e Maria, che furono l'amore perfetto in Terra».

martedì 8 agosto 2017

SAN DOMENICO DI GUZMAN festa: 8 agosto

La bellissima preghiera
del beato Giordano di Sassonia
a San Domenico di Guzman

O santissimo sacerdote di Dio, glorioso confessore ed eminente predicatore, beato Domenico, uomo eletto del Signore; al tuo tempo tu sei stato tra tutti l’oggetto delle sue compiacenze e delle sue predilezioni per la tua vita gloriosa nei miracoli e nella dottrina; ora noi godiamo di vederti presso il Signore Dio come nostro particolare intercessore.
Verso di te, che io venero al di sopra di tutti i santi e di tutti gli eletti di Dio, verso di te io grido dal fondo di questa valle di lacrime. Vieni in aiuto, o padre buono, vieni in aiuto, o clemente, te ne prego, alla mia anima peccatrice, priva di ogni grazia e virtù, carica di miserie, stretta nei legami del vizio e del peccato; soccorrila nella sua afflizione e nella sua infermità.
La grazia divina ha sparso sulla tua anima beata e benedetta la ricchezza delle sue benedizioni, con tale pienezza che non soltanto ha sollevato te alla dimora del riposo, al seggio della pace e alla gloria celeste; ma, per la forza trasportatrice della tua mirabile vita, lo stimolo delle tue dolci esortazioni, la luce della tua soave dottrina e gli appelli della tua ardente predicazione, ha anche condotto alla stessa beatitudine una folla innumerevole di altre anime.
Vieni, dunque, Domenico benedetto, e nel tuo affetto paterno porgi l’orecchio ai voti assidui della mia supplica. Cercando in te rifugio, la mia anima povera e mendicante si prostra ai tuoi piedi con tutta l’umiltà di cui è capace. Languente, essa si trascina penosamente davanti a te. Moribonda, si sforza come può di rivolgerti le sue suppliche. Per la potenza dei tuoi meriti e per l’efficacia delle tue buone preghiere, degnati di renderle la vita e la salute e di colmarla dell’abbondanza delle tue benedizioni. Lo so, sì, lo so e sono certo che tu lo puoi fare.
E ho fiducia che, nella tua grande carità, tu pure lo vuoi. Io spero nell’estrema familiarità che sempre hai avuto con Gesù Cristo, il tuo diletto scelto tra mille, che non te lo rifiuterà; io lo so che tu otterrai dal tuo Signore e amico quanto ti piacerà. Amato in tal modo, come potrebbe rifiutare qualcosa a colui che egli ama?
Tu, nel fiore della tua giovinezza, hai votato la tua verginità alla bellezza dello sposo delle vergini.
Hai consacrato la tua anima, rivestita del candore del santo battesimo e arricchita dello Spirito Santo, al castissimo amante delle vergini.
Hai offerto il tuo corpo come ostia viva, santa e gradita a Dio.
Plasmato da un’educazione divina, ti sei consacrato interamente a Dio.
Istruito per tempo nella disciplina regolare, hai disposto nel tuo cuore le strade dell’ascensione verso Dio.
Una volta entrato nel cammino della perfezione, hai abbandonato ogni cosa; e hai seguito nudo il Cristo nudo, preferendo accumulare tesori nel cielo. E con energia ancor maggiore, hai rinunciato a te stesso e, portando virilmente la croce, ti sei applicato a seguire le tracce dell’unica vera guida, il nostro redentore.
Infiammato dello zelo di Dio e di ardore soprannaturale, per la tua carità senza confini e il fervore dello spirito veemente ti sei consacrato tutt’intero col voto della povertà perpetua all’osservanza apostolica e alla predicazione evangelica; e, per questa grande opera, con alta ispirazione della Provvidenza, hai istituito l’Ordine dei Frati Predicatori.
In tutto l’universo hai fatto brillare sulla santa Chiesa la luce gloriosa dei tuoi meriti e dei tuoi esempi. E, liberato dalla prigione della carne, sei salito fino alla corte celeste. Così, nell’ornamento del tuo primo vestito di innocenza, sei arrivato vicino al Signore per essere il nostro avvocato.
Oh, vieni dunque in mio soccorso, te ne supplico, vieni in soccorso di tutti coloro che mi sono cari. Tu che hai desiderato così ardentemente la salvezza del genere umano, vieni in aiuto del clero e del popolo, delle vergini e delle donne devote. Dopo la beata Vergine nostra regina sei tu la mia dolce speranza, la mia consolazione, il mio particolare rifugio. Siimi propizio e soccorrimi. In te solo io mi rifugio; davanti a te solo oso sempre comparire: ecco, mi prostro ai tuoi piedi e supplice ti imploro, a te mi raccomando, a te interamente mi abbandono. Degnati di ricevermi con bontà, di custodirmi, di proteggermi, di aiutarmi e di farmi ritrovare col tuo intervento la grazia di Dio, oggetto dei miei desideri. Per mezzo tua mi sia fatta misericordia e meriti di ottenere il rimedio ai mali della vita presente e la salvezza dell’anima nella vita futura.
Sì, sì, mio ottimo maestro, così sia; io ti supplico, illustre guida, padre sostentatore, beato Domenico; sì, te prego, assistici in tutti i nostri bisogni; sii per noi veramente Domenico, vigile custode del gregge del Signore. Custodiscici sempre e non cessare di governare tutti quelli che ti sono stati affidati; rendici puri e purificati raccomandaci. E, dopo questo esilio, presentaci di nuovo con gioia al Signore di benedizione, al tuo diletto, all’onnipotente figlio di Dio Gesù Cristo e nostro salvatore, al quale solo appartiene l’onore, la lode, la gloria, in compagnia della gloriosa corte dei cittadini del cielo, nei secoli dei secoli e per l’eternità.
Amen.

SUPPLICA A MARIA CHE SCIOGLIE I NODI

O Vergine Immacolata, Vergine Benedetta, Tu sei la dispensatrice universale di tutte le Grazie di Dio. Sei la speranza di ogni uomo e la mia speranza. Ringrazio sempre ed in ogni momento il mio amato Signore Gesù che mi ha permesso di conoscerti, e mi ha fatto capire come posso ricevere le Grazie Divine ed essere salvato. Questo modo sei Tu stessa, Augusta Madre di Dio, perché so, grazie principalmente ai Meriti di Gesù Cristo, e poi alla Tua intercessione che io posso raggiungere la Salvezza Eterna. O mia Signora che sei stata così sollecita nel visitare Elisabetta, per santificarla, Ti prego, affrettati a venire a visitare la mia anima. Meglio di me, Tu sai quanto sia misera e quanti mali l'affliggono: affezioni sregolate, cattive abitudini, peccati commessi e tante gravi malattie che possono solo portarla alla morte eterna. Solo da Te dipende guarire la mia anima da tutte le sue infermità e sciogliere tutti i "nodi" che l’affliggono. Prega per me, o Vergine Maria, e raccomandami al Tuo Divin Figlio. Meglio di me Tu conosci le mie miserie e i miei bisogni. O Madre mia e dolce Regina prega per me il Tuo Figlio Divino e ottienimi di ricevere le Grazie che mi sono più necessarie ed essenziali per la mia Salvezza Eterna. Io mi abbandono completamente a Te. Le Tue preghiere non sono mai state respinte da Lui: sono le preghiere di una Madre al suo Figlio; e questo Figlio Ti ama così tanto, che Egli fa tutto ciò che Tu desideri al fine di aumentare la Tua Gloria e di testimoniare il grande amore che Egli prova per Te.

"O Madonna fermiamoci lì: mi affido pienamente corpo e anima a Te; e Tu preoccupati della mia salvezza. Così sia...!"
(Sant' Alfonso Maria de' Liguori)

O Maria, esaudisci le mie preghiere.
Ricordati, o dolcissima Vergine Maria, che non abbiamo mai sentito dire che nessuno di quelli che hanno chiesto la tua protezione, implorato il tuo soccorso e chiesto la tua intercessione siano stati da Te abbandonati. Animato da una tale fiducia, o Vergine tra le Vergini, o Madre mia, vengo da Te, e mentre soffro sotto il peso dei miei peccati, mi prostro ai tuoi piedi. O Madre del Verbo, non rifiutare le mie preghiere, ma ascoltale favorevolmente ed esaudiscile. Amen
(San Bernardo)

(Imprimatur: Arcivescovato di Parigi. 09-04-2001)

domenica 6 agosto 2017

SUPPLICA ALLA MADONNA DI MATERDOMINI

Vergine Immacolata, Madonna di Materdomi-ni, fiduciosi ci prostriamo davanti a te.

Da secoli, o Maria, siedi su questa collina, regina della Valsele, consolatrice dei miseri, sal-vezza dei peccatori, rifugio degli afflitti, sollievo e conforto degli infermi.

Uniti a tutti i nostri fratelli, oggi veniamo a te ed eleviamo la nostra supplica umile e confidente per la Chiesa, per il Papa, per i Vescovi, per i Sacerdoti e per i Religiosi.

O Madre, Regina del Clero e delle vocazioni, per intercessione del tuo servo Gerardo, proteggi la Chiesa; custodisci il Clero e santificalo; moltiplica le vocazioni e conservale. Unisci in un sol gregge tutti gli uomini sotto la guida dell'unico Pastore, il Papa. Concedi questo dono alla Chiesa e al mondo, o Maria, mediatrice di tutte le grazie. Salve Regina...

O Maria, Regina e Madre della Chiesa, lodiamo e ringraziamo il Signore, che ha operato in te grandi meraviglie. Ti ha resa Immacolata, piena di grazia, Madre sua e Madre della Chiesa, assunta al cielo anima e corpo, mediatrice di tutte le grazie, Regina gloriosa dell'universo.

Questi privilegi manifestano la gloria di Dio, la tua grandezza, ma sono ordinati anche al nostro bene.

O Madre, nei gemiti del nostro cuore, ti chie-diamo la luce, la vita, il conforto; per questo povero mondo sconvolto la pace, che "è dono di Dio, affidato all'uomo". Questo ti chiediamo, o Madre di Dio e Madre nostra, mediante il tuo servo san Gerardo. Salve Regina...

O Madre di bontà e di grazie, il tuo cuore è grande e tenero. Tu sei onnipotente per grazia. Esaudisci la nostra supplica. Dona la conversione ai peccatori, la rassegnazione ai sofferenti, il conforto agli afflitti, la provvidenza ai bisognosi, il soccorso ai poveri, il lavoro agli operai, la salute a tutti.

Come un giorno il tuo cuore si commosse da-vanti alle sofferenze di Gesù, così oggi si apre alle pene di tanti tuoi figli.

O Madre, asciuga le nostre lagrime, mitiga le nostre afflizioni, appaga i nostri desideri. Consola tutti, soccorri tutti!

Il tuo sguardo, rivolto al cielo, e le mani con-giunte in atto di preghiera, ci aprono il cuore alla speranza. Saremo esauditi per l'intercessione on-nipotente del tuo cuore di Madre presso Gesù e per la preghiera di san Gerardo figlio e servo fedele. O Maria, la santa Chiesa rinasca dal tuo splendore immacolato e dalle tue lagrime corredentrici, per opera dello Spirito Santo. Salve Regina...

 

martedì 1 agosto 2017

PREGHIERA ALLA MADONNA CHE SCIOGLIE I NODI

Madre di Gesù e Madre nostra, Maria, Santissima Madre di Dio.
Tu sai che la nostra vita è piena di nodi, piccoli e grandi.
Ci sentiamo soffocati, schiacciati, oppressi e impotenti nel risolvere i nostri problemi.
Ci affidiamo a te, Madonna di Pace e di Misericordia.
Ci rivolgiamo al nostro Dio Padre per Gesù Cristo nello Spirito Santo, uniti a tutti gli angeli e ai santi.

Maria incoronata da dodici stelle, che schiacci con i tuoi santissimi piedi
la testa del serpente e non ci lasci cadere nella tentazione del maligno.
Donna gloriosa, la luna e il vento sono subordinati al tuo volere: liberaci da ogni confusione e insicurezza.
Dacci la tua grazia e la tua Luce, per vedere nelle tenebre che ci circondano e seguire la giusta strada.

Madre generosa, ti presentiamo supplichevoli la nostra richiesta d’aiuto.

Ti preghiamo umilmente:
Sciogli i nodi dei nostri disturbi fisici e delle malattie incurabili:
Maria, ascoltaci!

Sciogli i nodi dei conflitti psichici dentro di noi, la nostra angoscia e paura, la non accettazione di noi stessi e della nostra realtà:
Maria, ascoltaci!

Sciogli i nodi nei rapporti con il prossimo, nel giudicare, disprezzare e criticare, nell’essere superbi, presuntuosi, intolleranti e offensivi:
Maria, ascoltaci!

Sciogli i nodi della nostra possessione diabolica:
Maria, ascoltaci!

Sciogli i nodi nelle nostre famiglie e nel rapporto con i figli:
Maria, ascoltaci!

Sciogli i nodi nella sfera professionale, nell’impossibilità di trovare un lavoro dignitoso o nella schiavitù di lavorare con eccesso:
Maria, ascoltaci!

Sciogli i nodi dentro la nostra comunità parrocchiale e nella nostra Chiesa, che è una, santa, cattolica e apostolica:
Maria, ascoltaci!

Sciogli i nodi fra le varie Chiese Cristiane e confessioni religiose e dacci l’unità nel rispetto delle diversità:
Maria, ascoltaci!

Sciogli i nodi nella vita sociale e politica del nostro Paese:
Maria, ascoltaci!

Sciogli tutti i nodi nel nostro cuore, per essere liberi di amare con generosità:
Maria, ascoltaci!

Maria che sciogli i nodi, prega per noi tuo Figlio Gesù Cristo nostro Signore. Amen.

PREGHIERA ALLA MADONNA di SANT'ALFONSO MARIA DE' LIGUORI (festa: 1 agosto) SOTTO IL VOSTRO MANTO



Santissima Vergine Immacolata e madre mia Maria, a voi che siete la Madre del mio Signore, la regina del mondo, l’avvocata, la speranza, il rifugio dei peccatori, ricorro io che sono il più miserabile di tutti. Vi ringrazio di quante grazie mi avete fatte finora, specialmente di avermi liberato dall’inferno che tante volte ho meritato. Io vi amo, Signora amabilissima, e per l’amore che vi porto vi prometto di volervi sempre servire e di far quanto posso, affinché siate amata anche dagli altri. Io ripongo in voi tutte le mie speranze, tutta la mia salvezza; accettatemi per vostro servo ed accoglietemi sotto il vostro manto, o Madre di misericordia. E giacché siete così potente presso Dio, liberatemi da tutte le tentazioni; oppure ottenetemi la forza di vincerle sino alla morte. Non mi lasciate fintanto che non mi vedrete già salvo in cielo a benedirvi ed a cantare le vostre misericordie per tutta l’eternità. Amen.

(Sant’Alfonso Maria de’ Liguori)

venerdì 28 luglio 2017

PREGHIERA A SAN RAFFAELE ARCANGELO


O potentissimo Arcangelo San Raffaele, a te ricorriamo nelle nostre infermità: a te che sei l'Arcangelo della guarigione e intercedi quei beni che ci vengono dal Padre misericordioso, dal Figlio Agnello immolato, dallo Spirito Santo Amore. Siamo convinti che il peccato è il vero nemico della nostra vita; infatti, con il peccato sono entrate nella nostra storia la malattia e la morte ed è stata offuscata la nostra somiglianza con il Creatore. Il peccato, che tutto sconvolge, ci distoglie dall'eterna beatitudine a cui siamo destinati. Davanti a te, o San Raffaele, riconosciamo di essere come dei lebbrosi o come Lazzaro nel sepolcro.
Aiutaci ad accogliere la Divina Misericordia soprattutto con una buona Confessione e poi a mantenere i propositi di bene che facciamo; così si accenderà in noi la speranza cristiana, fonte di pace e di serenità. Tu, Medicina di Dio, ci ricordi che il peccato turba la nostra mente, oscura la nostra fede, ci rende ciechi che non vedono Dio, sordi che non ne ascoltano la Parola, muti che non sanno più pregare. Per questo ti chiediamo di riaccendere in noi la fede e di viverla con perseveranza e coraggio nella Santa Chiesa di Dio. Tu, potente nostro intercessore, vedi che i nostri cuori a causa del peccato si sono inariditi, talora sono diventati duri come la pietra. Perciò ti preghiamo di renderli miti e umili come il cuore di Cristo, affinché sappiano amare tutti e perdonare.
Portaci accanto all'Eucaristia, perché sappiamo attingere dai nostri tabernacoli l'amore vero e la capacità di donarci ai nostri fratelli. Tu vedi che noi cerchiamo tutti i mezzi per curare le nostre malattie e mantenere sani i nostri corpi, ma, comprendendo che è sempre il peccato quello che crea un disordine totale anche nel fisico, ti supplichiamo di sanare ogni ferita, di aiutarci a vivere con sobrietà e nel sacrificio, così che i nostri corpi siano circondati di purezza e di candore: in questo modo potremo maggiormente somigliare alla nostra Mamma Celeste, Immacolata e piena di Grazia.
Quello che chiediamo per noi, concedilo anche ai lontani e a tutti coloro che non sanno pregare. In modo speciale, ti affidiamo l'unità delle famiglie. Ascolta la nostra preghiera, o Guida sapiente e benefica, e accompagna il nostro viaggio verso Dio-Padre, perché, insieme a te, possiamo un giorno lodare in eterno la Sua infinita Misericordia. Così sia.
Tre Pater, Ave, Gloria

giovedì 27 luglio 2017

SUPPLICA ALLA MADONNA DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA (27 Luglio 1947: viene canonizzata Caterina Labourè, la santa della Medaglia Miracolosa)

Da recitarsi alle ore 17.00 del 27 novembre, festa della Medaglia Miracolosa, in ogni 27 del mese e in ogni urgente necessità.

O Vergine Immacolata, noi sappiamo che sempre ed ovunque sei disposta ad esaudire le preghiere dei tuoi figli esuli in questa valle di pianto, ma sappiamo pure che vi sono giorni ed ore in cui ti compiaci di spargere più abbondantemente i tesori delle tue grazie. Ebbene, o Maria, eccoci qui prostrati davanti a te, proprio in quello stesso giorno ed ora benedetta, da te prescelta per la manifestazione della tua Medaglia.
Noi veniamo a te, ripieni di immensa gratitudine ed illimitata fiducia, in quest'ora a te sì cara, per ringraziarti del gran dono che ci hai fatto dandoci la tua immagine, affinché fosse per noi attestato d'affetto e pegno di protezione. Noi dunque ti promettiamo che, secondo il tuo desiderio, la santa Medaglia sarà il segno della tua presenza presso di noi, sarà il nostro libro su cui impareremo a conoscere, seguendo il tuo consiglio, quanto ci hai amato e ciò che noi dobbiamo fare, perché non siano inutili tanti sacrifici tuoi e del tuo divin Figlio. Sì, il tuo Cuore trafitto, rappresentato sulla Medaglia, poggerà sempre sul nostro e lo farà palpitare all'unisono col tuo. Lo accenderà d'amore per Gesù e lo fortificherà per portar ogni giorno la propria croce dietro a Lui. Questa è l'ora tua, o Maria, l'ora della tua bontà inesauribile, della tua misericordia trionfante, l'ora in cui facesti sgorgare per mezzo della tua Medaglia, quel torrente di grazie e di prodigi che inondò la terra. Fai, o Madre, che quest'ora, che ti ricorda la dolce commozione del tuo Cuore, la quale ti spinse a venirci a visitare e a portarci il rimedio di tanti mali, fai che quest'ora sia anche l'ora nostra: l'ora della nostra sincera conversione, e l'ora del pieno esaudimento dei nostri voti.
Tu che hai promesso, proprio in quest'ora fortunata, che grandi sarebbero state le grazie per chi le avesse domandate con fiducia: volgi benigna i tuoi sguardi alle nostre suppliche. Noi confessiamo di non meritare le tue grazie, ma a chi ricorreremo, o Maria, se non a te, che sei la Madre nostra, nelle cui mani Dio ha posto tutte le sue grazie? Abbi dunque pietà di noi.
Te lo domandiamo per la tua Immacolata Concezione e per l'amore che ti spinse a darci la tua preziosa Medaglia. O Consolatrice degli afflitti, che già ti inteneristi sulle nostre miserie, guarda ai mali da cui siamo oppressi. Fai che la tua Medaglia sparga su di noi e su tutti i nostri cari i tuoi raggi benefici: guarisca i nostri ammalati, dia la pace alle nostre famiglie, ci scampi da ogni pericolo. Porti la tua Medaglia conforto a chi soffre, consolazione a chi piange, luce e forza a tutti.
Ma specialmente permetti, o Maria, che in quest'ora solenne ti domandiamo la conversione dei peccatori, particolarmente di quelli, che sono a noi più cari. Ricordati che anch'essi sono tuoi figli, che per essi hai sofferto, pregato e pianto. Salvali, o Rifugio dei peccatori, affinché dopo di averti tutti amata, invocata e servita sulla terra, possiamo venirti a ringraziare e lodare eternamente in Cielo. Cosi sia.  Salve Regina

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27 Luglio 1947: viene canonizzata Caterina Labourè, la santa della Medaglia Miracolosa

Santa Caterina Labouré, al secolo Zoe Catherine (Fain-les-Moutiers, 2 maggio 1806; † Parigi, 31 dicembre 1876) è stata una religiosa e veggente francese della Compagnia delle Figlie della Carità; ebbe tre apparizioni della Madonna che portarono alla realizzazione della Medaglia Miracolosa. Fu proclamata santa nel 1947 da papa Pio XII.

Biografia: Nacque in Francia, a Fain-les-Moutiers, ottava dei dieci figli del contadino Pietro e di Maddalena nata Gontard, genitori di solida fede. Caterina ben presto rimase orfana della madre che morì nel 1815. Nel dolore affidò se stessa ed i suoi fratelli alla Vergine Maria. Il padre, preso da molti affari, affidò Caterina alle cure di una zia a Saint Rémy. Due anni dopo la riprese con sé e le affidò le cure della casa. Caterina cercava il più possibile di conciliare le cure domestiche con la preghiera.
A dodici anni fece la Prima Comunione. La pietà, la mortificazione e l’amabilità cristiane furono le sue caratteristiche, sicché venne indicata come esempio di virtù.
Giunta all’adolescenza, dopo un sogno di San Vincenzo de’Paoli, che la invitava a diventare suora, chiese di entrare in una casa delle Figlie della Carità. Caterina, però, trovò opposizione nel padre, che aveva già dato una figlia a tale Istituto e non voleva privarsi dell’aiuto cospicuo di Caterina. La mandò in casa di un altro figlio a Parigi, ma una sua cognata di Châtillon-sur-Seine ottenne dal padre il permesso di seguire la sua vocazione.
Nel gennaio 1830 Caterina entrò come postulante tra le Figlie della Carità a Châtillon-sur-Seine. Il 21 aprile 1830 entrò in noviziato, nella Casa Madre situata a Parigi in Rue du Bac. Durante il suo noviziato ebbe la visione di Gesù Eucaristico e di Cristo Re (giugno 1830). Le apparizioni occorse a Caterina che hanno avuto nel corso del tempo la maggiore risonanza, sono state le apparizioni dell’Immacolata della “Medaglia miracolosa”. Fu questo un ciclo di tre apparizioni.
Nella notte tra il 18 e il 19 luglio 1830, mentre la Francia era sconvolta dalla possibilità di una nuova rivoluzione (il 27 luglio cadde Carlo X), Caterina, condotta da un angelo nella grande cappella della Casa Madre, ebbe un colloquio durato più di due ore con la Madonna. Altre due apparizioni avvennero a brevi intervalli l’uno dall’altro, nel novembre e probabilmente nel dicembre dello stesso anno.
La più nota delle apparizioni fu quella avvenuta il 27 novembre, nella quale si possono distinguere due fasi. Nella prima fase la Madonna appare a Caterina ritta su un globo avvolto dalle spire di un serpente. La Vergine offre a Dio un altro piccolo globo dorato, che dovrebbe simboleggiare ogni singolo credente, che Ella tiene all’altezza del cuore. Dalle mani della Madonna piovono sul globo inferiore due fasci di luce. Nella seconda fase, scomparso il piccolo globo d’oro, le mani della Vergine si abbassano, irraggiando fasci luminosi e, come a formare un’aureola, intorno alla testa della Madonna, appaiono le parole: “O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi”. Poi il quadro sembra visto dal retro: la figura della Madonna scompare e al centro è posta la lettera M, al di sopra della quale appare la Croce e al di sotto i Sacri Cuori di Gesù e Maria. Una voce interiore chiese a Caterina di far coniare una medaglia che riproducesse la visione.

Solo nel 1832 furono coniati i primi millecinquecento esemplari. La medaglia fu presto detta “miracolosa” ed il miracolo che fece più scalpore fu la conversione dell’ebreo agnostico Alphonse Marie Ratisbonne (1842).
La Madonna, inoltre, espresse a Caterina il desiderio che venisse fondata un’Associazione delle Figlie di Maria Immacolata.

Il corpo della santa in Rue du Bac a Parigi: Terminato il noviziato, venne destinata alla Casa di Reully al servizio dei poveri, specifico della sua comunità di appartenenza, nell’Ospizio di Enghien, dove restò sino alla morte, comportandosi con la massima discrezione – solo i superiori seppero delle apparizioni – e dedicandosi alla cura degli anziani col lavoro in cucina, nell’orto, nella stalla, nel pollaio e in portineria.Verso la fine del 1876 Santa Caterina predisse la sua prossima morte, che avvenne il 31 dicembre dello stesso anno.

Culto: Introdotta la Causa per la sua Beatificazione e Canonizzazione nell’anno 1907, fu elevata agli onori degli altari il 28 maggio 1933 e canonizzata il 27 luglio 1947. Il corpo incorrotto della santa giace nell’urna della cappella di Rue du Bac a Parigi dove le era apparsa la Madonna.




MARIA VALTORTA VOLUME I CAPITOLO 7 La piccola Maria con Anna e Gioacchino. Sulle sue labbra è già la Sapienza del Figlio 29 agosto 1944

MARIA VALTORTA
VOLUME I CAPITOLO 7

La piccola Maria con Anna e Gioacchino. Sulle sue labbra è già la Sapienza del Figlio

   29 agosto 1944 

1 - Vedo ancora Anna. È da ieri sera che la vedo così: è seduta all'inizio della pergola ombrosa, intenta ad un lavoro di cucito. È tutta vestita di un color grigio sabbia, un abito molto semplice e sciolto, forse per il gran caldo che deve fare.

  Al termine della pergola si vedono i falciatori segare il fieno. Ma non deve essere, però, maggengo, perché l'uva è già dietro a colorarsi d'oro, e un grosso melo mostra fra le foglie scure i suoi frutti che stanno divenendo di una lucida cera gialla e rossa, e poi il campo a grano non è che stoppia su cui ondeggiano lievi le fiammelle dei papaveri e si drizzano rigidi e sereni i fiordalisi, raggiati come una stella e azzurri come il cielo d'oriente.
  Dalla pergola ombrosa viene avanti una Maria piccina, ma già svelta e indipendente. Il suo breve passo è sicuro e i sandaletti bianchi non inciampano nei sassolini. Ha già in abbozzo il suo dolce passo lievemente ondulante di colomba, ed è tutta bianca come una colombina nella vesticciuola di lino lunga fino ai malleoli e ampia, arricciata al collo da un cordoncino celeste e dalle manichine corte che lasciano vedere gli avambracci rosei e grassottelli. Coi suoi capellucci serici e biondo miele, non molto ricci ma tutti a dolci onde che al termine finiscono in un lieve cannolo, gli occhi di cielo, e il dolce visino lievemente roseo e sorridente, sembra un piccolo angelo. Anche il venticello, che le entra dalle ampie maniche e le gonfia il lino della vesticciola alle spalle, contribuisce a darle l'aspetto di un piccolo angelo con le ali già socchiuse al volo.
  Nelle manine ha papaveri e fiordalisi e altri fioretti che crescono fra i grani, ma dei quali non so il nome. Va e, quando è prossima alla madre, spicca una breve corsa, gettando una vocina festosa e va, come una tortorina, a fermare il suo volo contro i ginocchi materni, che si sono un poco aperti per riceverla, mentre il lavoro è stato posato lì presso, perché Ella non si punga, e le braccia sono state tese ad abbracciarla.
  Fin qui ieri sera, e stamane si ripresenta e continua così.
  «Mamma! Mamma!». La tortorina bianca è tutta nel nido delle ginocchia materne, coi piccoli piedi sull'erba corta e la faccina curva sul grembo materno, e non si vede che l'oro pallido dei suoi capellucci sulla nuca sottile che Anna si curva a baciare con amore.

2 - Poi la tortorina alza il capino e dà i suoi fioretti. Tutti alla mamma, e di ogni fiore dice una storia che si è creata.
  Questo, così azzurro e grande, è una stella che è venuta giù dal cielo per portare il bacio del Signore alla sua mamma. Ecco, lo baci lì, sul cuore, sul cuore, questo fiorellino celeste, e sentirà che ha sapore di Dio.
  Quest'altro, invece, che è azzurro più pallido, come sono gli occhi del papà, ha scritto sulle foglie che il Signore vuole molto bene al papà perché è buono.
  E questo, piccino piccino, unico trovato (è un miosotis), è quello che il Signore ha fatto per dire a Maria che le vuol bene.
  E questi rossi, lo sa la mamma che sono? Sono pezzi della veste di re David, intrisi nel sangue dei nemici di Israele e seminati sui campi di lotta e di vittoria. Sono nati da quei lembi di eroica veste regale, stracciata nella lotta per il Signore.
  Invece questo, bianco e gentile, che pare fatto di sette coppe di seta che guardino il cielo, piene di profumi, e che è nato là, presso la sorgente — glie lo ha colto papà di fra le spine — è fatto con la veste che aveva re Salomone quando, nello stesso mese in cui la piccola sua nipote era nata, tanti anni — oh! quanti! quanti prima! — tanti anni prima, egli, nella pompa candida delle sue vesti, camminò(1 Re 8,1-5) in mezzo alla moltitudine d'Israele davanti all'Arca e al Tabernacolo, e giubilò per la nuvola tornata a circondar la sua gloria, e cantò il cantico e la preghiera della sua gioia.
  «Io voglio esser sempre come questo fiore, e come il re saggio io voglio cantare per tutta la vita cantico e preghiera davanti al Tabernacolo», termina la piccola bocca di Maria.
  «Mia gioia! Come sai queste cose sante? Chi te le dice? Il padre tuo?».
  «No. Non so chi sia. Mi par di averle sempre sapute. Ma forse è uno che me le dice e che io non vedo. Forse uno degli angeli che Dio manda a parlare agli uomini che son buoni.

3 - Mamma, me ne racconti ancora?…».
   «Oh! figlia mia! Quale fatto vuoi sapere?».
   Maria pensa; seria e raccolta, è da pitturarsi per eternarne l'espressione. Sul visetto infantile si riflettono l'ombre dei suoi pensieri. Sorrisi e sospiri, raggi di sole e ombre di nubi, pensando alla storia d'Israele. Poi sceglie: «Ancora quello(Dn 9, 20-27) di Gabriele a Daniele, in cui è promesso il Cristo».
   E ascolta ad occhi chiusi, ripetendo piano le parole che la madre le dice, come per ricordarle meglio. Quando Anna termina, chiede: «Quanto manca ancora ad aver l'Emmanuele?».
   «Trent'anni circa, diletta».
   «Quanto ancora! E io sarò nel Tempio… Dimmi, se io pregassi tanto, tanto, tanto, giorno e notte, notte e giorno, e volessi esser solo di Dio, per tutta la vita, per questo scopo, l'Eterno mi farebbe grazia di dare prima il Messia al suo popolo?».
   «Non lo so, cara. Il Profeta dice: "Settanta settimane". Credo che profezia non erri. Ma è tanto buono il Signore», si affretta ad aggiungere Anna, vedendo imperlarsi di un pianto le ciglia d'oro della sua bambina, «che io credo che se tu pregherai tanto, tanto, tanto, Egli ti esaudirà».
   Il sorriso torna sul visetto che è lievemente alzato verso la madre, e un occhiellino di sole che passa fra due pampini fa brillare le stille del già cessato pianto, come fossero goccioline di rugiada sospese agli steli esilissimi del musco alpino.

4 - «E allora io pregherò e mi farò vergine per questo».
  «Ma sai tu che vuol dire tal cosa?».
  «Vuol dire non conoscere amore d'uomo ma solo di Dio. Vuol dire non aver altro pensiero che per il Signore. Vuol dire rimanere bambine nella carne e angeli nel cuore. Vuol dire non avere occhi altro che per guardare Dio, orecchie per udirlo, bocca per lodarlo, mani per offrirsi ostie, piedi per seguirlo veloci, e cuore e vita per darli a Lui».
  «Te benedetta! Ma allora non avrai mai bambini, tu che ami tanto i bambini e gli agnellini e le tortorine… Sai? Un bambino per una donna è come un agnellino bianco e ricciuto, è come una colombina dalle piume di seta e la bocca di corallo che si possono amare, baciare e sentirsi dire: "Mamma"».
  «Non importa. Io sarò di Dio. Nel Tempio pregherò. E forse un giorno vedrò l'Emmanuele. La Vergine che gli deve esser Madre, come dice il gran Profeta, già deve esser nata ed è nel Tempio… Io le sarò compagna… e ancella… Oh! sì! Se la potessi conoscere, per luce di Dio, la vorrei servire, quella beata! E, dopo, ella mi porterebbe il Figlio, mi porterebbe al suo Figlio, e servirei Lui pure. Pensa, mamma!… Servire il Messia!!…». Maria è sopraffatta da questo pensiero, che la sublima e la annienta insieme. Con le manine incrociate sul piccolo seno e la testolina un poco curva in avanti e accesa d'emozione, pare una infantile riproduzione dell'Annunciata che io vidi. Riprende: «Ma me lo permetterà il Re d'Israele, l'Unto di Dio, di servirlo?».
  «Non ne aver dubbi. Non dice(Ct 6,8) re Salomone: "Sessanta son le regine e ottanta le altre mogli e le fanciulle son senza numero" ? Tu vedi che nella reggia del Re saranno senza numero le fanciulle vergini che serviranno il loro Signore».
  «Oh! vedi allora che devo esser vergine? Lo devo. Se Egli per madre vuole una vergine, è segno che ama sopra ogni cosa la verginità. Voglio mi ami, me, sua serva, per la verginità che mi farà un poco simile alla sua Madre diletta… Questo voglio…

5 - Vorrei anche esser peccatrice, tanto peccatrice, se non temessi di offendere il Signore… Dimmi, mamma. Si può esser peccatrici per amore di Dio?».

  «Ma che dici, tesoro? Io non comprendo».
  «Voglio dire: peccare per poter essere amata da Dio che diviene Salvatore. Si salva chi è perduto. Non è vero? Io vorrei esser salvata dal Salvatore per avere il suo sguardo d'amore. Per questo vorrei peccare, ma non fare peccato che lo disgusti. Come può salvarmi se non mi perdo?».
  Anna è sbalordita. Non sa più che dire.
  La soccorre Gioacchino che, camminando sull'erba, si è avvicinato senza rumore dietro la siepe dei tralci bassi. «Ti ha salvata avanti, perché sa che tu lo ami e vuoi amare Lui solo. Per questo tu sei già redenta e puoi esser vergine come tu vuoi», dice Gioacchino.
  «Davvero, padre mio?». Maria gli si stringe ai ginocchi e lo guarda con le chiare stelle dei suoi occhi, così simili a quelli paterni e così felici per questa speranza che il padre le dà.
  «In verità, piccolo amore. Guarda. Io ti portavo ora questo piccolo passero volato, al suo primo volo, presso la fonte. Avrei potuto lasciarlo, ma le sue deboli ali e le zampine di seta non avevano forza di sollevarsi a nuovo volo o di rattenerlo sulle pietre muscose che scivolano. Sarebbe caduto nella fonte. Non ho aspettato che avvenisse. L'ho preso e te lo dono. Ne farai ciò che vuoi. Il fatto è che è stato salvato prima di cadere nel pericolo. Lo stesso, Dio ha fatto con te. Ora dimmi, Maria. Ho amato più il passero salvandolo prima, o l'avrei amato di più salvandolo poi?».
  «Ora l'hai amato, perché non hai permesso si facesse male coll'acqua gelata».
  «E Dio ti ha amata di più, perché ti ha salvata avanti che tu peccassi».
  «Ed io allora lo amerò del tutto. Del tutto. Passerino bello, io son come te. Il Signore ci ha amati in modo uguale, dandoci salvezza… Ora io ti alleverò e poi ti lascerò andare. E tu canterai nel bosco e io nel Tempio le lodi di Dio, e diremo: "Manda, manda il tuo Promesso a chi attende".

6 - Oh! papà mio! Quando mi conduci al Tempio?».
  «Presto, mia perla. Ma non ti duole lasciare il padre tuo?».
  «Tanto! Ma tu verrai… e poi, se non facesse male, che sacrificio sarebbe?».
  «E ti ricorderai di noi?».
  «Sempre. Dopo la preghiera per l'Emmanuele io pregherò per voi. Che Dio vi dia gioia e lunga vita… sino al giorno in cui Egli sarà Salvatore. Poi dirò che vi prenda per portarvi alla Gerusalemme del Cielo».
  La visione mi cessa con Maria stretta nel laccio delle braccia paterne…

~*~*~*

7 - Dice Gesù:
    «Sento già i commenti dei dottori del cavillo: "Come può una bambina di non ancora tre anni parlare così? È una esagerazione". E non riflettono che loro mi fanno mostruoso alterando la mia infanzia ad atti da adulto.
L'intelligenza non viene a tutti nello stesso modo e tempo. La Chiesa ha fissato la responsabilità delle azioni a sei anni, perché quella è l'età in cui anche un tardivo può distinguere, almeno rudimentalmente, il bene e il male. Ma vi sono bambini che molto prima sono capaci di discerneree intendere e volere con ragione già sufficientemente sviluppata. La piccola Imelde Lambertini, Rosa da Viterbo, Nellie Organ, Nennolina, vi diano base, o dottori difficili, per credere che mia Madre potesse pensare e parlare così. Non ho preso che quattro nomi a caso nelle migliaia di santi bambini che popolano il mio Paradiso dopo aver ragionato da adulti sulla Terra per più o meno anni.

8 - Cosa è la ragione? Un dono di Dio. Dio la può dunque dare nella misura che vuole, a chi vuole e quando vuole darla. La ragione è, anzi, una delle cose che più vi fanno somiglianti a Dio, Spirito intelligente e ragionante. La ragione e l'intelligenza furono grazie date da Dio all'Uomo nel Paradiso terrestre. E come erano vive quando la Grazia era viva, ancora intatta e operante nello spirito dei due Primi!
  Nel libro di Gesù Bar Sirac è detto(Sir 1,1-8): "Ogni sapienza viene dal Signore Iddio ed è stata sempre con Lui anche avanti i secoli". Quale sapienza avrebbero perciò avuto gli uomini se fossero rimasti figli a Dio?"Ogni sapienza viene dal Signore Iddio ed è stata sempre con Lui anche avanti i secoli". Quale sapienza avrebbero perciò avuto gli uomini se fossero rimasti figli a Dio?
  Le vostre lacune nell'intelligenza sono il frutto naturale del vostro decadimento nella Grazia e nell'onestà. Perdendo la Grazia vi siete allontanata, per secoli, la Sapienza. Come meteora che si nasconde dietro a nebulosità di chilometri, la Sapienza non vi è più giunta coi suoi netti bagliori, ma attraverso foschie che le prevaricazioni vostre rendevano sempre più gravi.
  Poi è venuto il Cristo e vi ha reso la Grazia, dono supremo dell'amore di Dio. Ma voi la sapete custodire, questa gemma, netta e pura? No. Quando non la frantumate con individuale volontà di peccato, la sporcate con le continue colpe minori, le debolezze, le simpatie al vizio, anche le simpatie, che, se non sono veri coniugi col vizio settiforme, sono indebolimento della luce della Grazia e della sua attività. Avete poi, a indebolire la magnifica luce dell'intelligenza che Dio aveva dato ai Primi, secoli e secoli di corruzioni, che si ripercuotono deleterie sul fisico e sulla mente.

9 - Ma Maria era non solo la Pura, la nuova Eva ricreata per gioia di Dio: era la super Eva, era il Capolavoro dell'Altissimo, era la Piena di Grazia, era la Madre del Verbo nella mente di Dio.
  "Fonte della Sapienza" dice Gesù Bar Sirac "è il Verbo". Il Figlio non avrà, dunque, messo sul labbro della Madre la sua sapienza?
  Se a un profeta(Is 6,6-7), che doveva dire le parole che il Verbo, la Sapienza, gli affidava per dirle agli uomini, fu mondata la bocca coi carboni ardenti, non avrà l'Amore, alla sua Sposa infante che doveva portare la Parola, nettata ed esaltata la favella, perché non più parlasse da bambina e poi da donna, ma solo e sempre da creatura celeste, fusa alla gran luce e sapienza di Dio?
  Il miracolo non è nell'intelligenza superiore mostrata in puerile età da Maria, come poi da Me. Il miracolo è nel contenere la Intelligenza infinita, che vi abitava, negli argini atti a non trasecolare le folle e a non svegliare l'attenzione satanica.
  Ancora parlerò su questo, che rientra nel "ricordarsi" che i santi hanno di Dio».

VOLUME I CAPITOLO 7

mercoledì 26 luglio 2017

PREGHIERA A SANT’ANNA PER LA PROTEZIONE DEI FIGLI E DEI NIPOTI


Gloriosa Sant'Anna, protettrice delle famiglie cristiane, a te affido i miei figli e i miei nipoti. So che li ho ricevuti da Dio e che a Dio appartengono. Pertanto ti prego di concedermi la grazia di accettare ciò che la Divina Provvidenza ha disposto per loro. Benedicili, o misericordiosa Sant’Anna e mettili sotto la tua protezione. Non ti chiedo per loro privilegi eccezionali, solamente desidero consacrarti le loro anime e i loro corpi, affinché tu li possa preservare da ogni male. A te affido le loro necessità temporali e la loro salvezza eterna. Imprimi nei loro cuori, o mia buona Sant'Anna, l'orrore del peccato, allontanali dal vizio, preservali dalla corruzione, conserva nelle loro anime la Fede, la rettitudine e i sentimenti cristiani ed insegna loro ad amare Dio sopra ogni cosa, come lo hai insegnato alla tua purissima Figlia, l'Immacolata Vergine Maria. Sant'Anna, tu che sei stata specchio di pazienza, concedimi la virtù di affrontare con pazienza e amore le difficoltà che si presentano nell'educazione dei miei figli e dei miei nipoti. Per loro e per me, chiedo la tua benedizione, o madre celeste piena di bontà. Fa che ti onoriamo sempre, come Gesù e Maria, che viviamo conformemente alla volontà di Dio e che dopo questa vita incontriamo la beatitudine nell'altra, riunendoci a te nella gloria per tutta l'eternità!

Gloriosa Sant'Anna madre di Maria e nonna di Gesù, benedici e proteggi i nostri figli e i nostri nipoti. Amen

~*~*~*

LITANIE A SANT'ANNA

Signore, pietà.
Cristo, pietà.
Signore, pietà.
Cristo,ascoltaci.
Cristo, esaudiscici.

Padre del cielo, Dio,
abbi pietà di noi
Figlio Redentore del mondo, Dio,
abbi pietà di noi
Spirito santo, Dio,
abbi pietà di noi

Santa Trinità, un solo Dio,
abbi pietà di noi

Santa Maria, prega per noi

Sant'Anna, sposa di Gioacchino,
prega per noi

Sant'Anna, suocera di Giuseppe,
prega per noi

Sant'Anna, radice di Gesù,
prega per noi

Sant'Anna, della stirpe regale di Davide,
prega per noi

Sant'Anna, letizia degli Angeli,
prega per noi

Sant'Anna, figlia dei Patriarchi,
prega per noi

Sant'Anna, oracolo dei Profeti,
prega per noi

Sant'Anna, gloria dei Santi e delle Sante,
prega per noi

Sant'Anna, pianta feconda,
prega per noi

Sant'Anna, nuvola piena di rugiada,
prega per noi

Sant'Anna, vaso riempita di grazia,
prega per noi

Sant'Anna, specchio di obbedienza,
prega per noi

Sant'Anna, specchio di misericordia,
prega per noi

Sant'Anna, specchio di devozione,
prega per noi

Sant'Anna, specchio di tenerezza,
prega per noi

Sant'Anna, specchio di gentilezza,
prega per noi

Sant'Anna, baluardo della Chiesa,
prega per noi

Sant'Anna, rifugio dei peccatori,
prega per noi

Sant'Anna, assistenza dei cristiani,
prega per noi

Sant'Anna, liberazione dei prigionieri,
prega per noi

Sant'Anna, conforto degli afflitti,
prega per noi

Sant'Anna, protettrice delle partorienti,
prega per noi

Sant'Anna, protettrice delle donne desiderose di maternità,
prega per noi

Sant'Anna, protettrice delle madri di famiglia,
prega per noi

Sant'Anna, protettrice delle vedove,
prega per noi

Sant'Anna, protettrice delle vergini,
prega per noi

Sant'Anna, protettrice degli artigiani,
prega per noi

Sant'Anna, protettrice dei minatori,
prega per noi

Sant'Anna, madre degli ammalati,
prega per noi

Sant'Anna, potente avvocata nelle situazioni difficili e disperate,
prega per noi

Sant'Anna, aiuto di quelli che a te ricorrono,
prega per noi

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
perdonaci Signore
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
ascoltaci Signore
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi

Prega per noi o gloriosa Sant'Anna,
affinché siamo fatti degni delle promesse di Cristo

domenica 16 luglio 2017

NOVENA AI SANTI GIOACCHINO ED ANNA GENITORI DELLA BEATA VERGINE MARIA (dal 17 al 25 luglio)

1° GIORNO

O gloriosa madre di Maria, sant'Anna, per quell'invitta pazienza con cui tollerasti la tua penosa sterilità, ottieni a noi pure una costante rassegnazione in tutti i travagli di questa vita.

Gloria...

- PREGHIERA A SANT'ANNA
(da recitarsi ogni giorno)

Anna, donna veramente beata, dal frutto del tuo seno abbiamo la gioia di contemplare la Madre di Dio fatto uomo.
Madre Anna, quale mente non si sente smarrita e quale pensiero potrà rialzarsi tanto in alto da eguagliare l'onore e il privilegio che Dio altissimo ti ha riservato scegliendoti quale madre di Maria.
Madre Anna, ti mantenevi piccola e nascosta, raccolta in una umile casetta o nel segreto del tempio, unita al tuo sposo Gioacchino e attendevi con trepidazione le compiacenze del Padre Celeste che chinandosi su di te ti disponeva ad essere la Nonna di Gesù.
Madre Anna, donna veramente beata, a te affidiamo le nostre preghiere, i nostri bisogni, le nostre ansie, dividili con noi e presentale al tuo nipotino Gesù.
Stringici a te, portaci in braccio come facevi con Maria e non lasciarci fino a quando non ti raggiungeremo nella Patria Beata. Amen

Sant'Anna, madre della Madre di Dio, prega per noi.

- PREGHIERA A SAN GIOACCHINO
(da recitarsi ogni giorno)

O grande e glorioso san Gioacchino, quanto sono felice pensando che fosti eletto fra tutti i santi a cooperare ai divini misteri e ad arricchire il mondo della Madre di Dio, Maria Santissima! Per questo singolare privilegio divenisti potentissimo presso la Madre e il Figlio, per ottenerci le grazie necessarie. Con tale fiducia ricorro alla tua protezione e ti raccomando tutte le necessità mie e della mia famiglia, spirituali e temporali; ti raccomando inoltre la grazia particolare che desidero e che attendo dalla tua paterna intercessione... e poiché fosti modello perfetto di vita interiore, ottienimi il raccoglimento e il distacco da tutti i beni passeggeri di questa terra e un amore vivo e perseverante a Gesù e a Maria. Ti prego d'implorare per me all'Eterno Padre devozione e obbedienza sincera alla santa Chiesa e al sommo Pontefice che la governa, e ti prego di chiedere al Signore che io possa vivere e morire nella fede, speranza e carità perfette, invocando i nomi Santissimi di Gesù e di Maria, e salvarmi. Amen.

Gloria...

San Gioacchino, felice padre della Madre di Dio, prega per noi.

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2° GIORNO

O gloriosa madre di Maria, sant'Anna, per la fervorosa ed incessante preghiera con cui chiedevi a Dio di essere consolata con la fecondità, ottienici un vero spirito di preghiera per accrescere nel nostro cuore sante virtù.

Gloria...

Preghiera a sant'Anna

Sant'Anna, madre della Madre di Dio, prega per noi.

Preghiera a san Gioacchino

San Gioacchino, felice padre della Madre di Dio, prega per noi.

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3° GIORNO

O gloriosa madre di Maria, sant'Anna, per la rigorosa mortificazione che unisti alle tue preghiere per essere più facilmente esaudita da Dio, fa' che anche noi accompagniamo il fervore dell'orazione con lo spirito della mortificazione per renderci meritevoli di grazie celesti.

Gloria...

Preghiera a sant'Anna

Sant'Anna, madre della Madre di Dio, prega per noi.

Preghiera a san Gioacchino

San Gioacchino, felice padre della Madre di Dio, prega per noi.

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4°  GIORNO

O gloriosa madre di Maria, sant'Anna, per la dolce violenza che facesti al Cuore di Dio con le tue grandi elemosine ed opere di carità, ottienici dal Signore una carità simile alla tua, affinché Egli abbia misericordia di noi.

Gloria...

Preghiera a sant'Anna

Sant'Anna, madre della Madre di Dio, prega per noi.

Preghiera a san Gioacchino

San Gioacchino, felice padre della Madre di Dio, prega per noi.

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5° GIORNO

O gloriosa madre di Maria, sant'Anna, per la santa fiducia con cui speravi la realizzazione dei tuoi desideri, ottienici una fiducia fermissima, con cui ci assicuriamo i favori del Cielo.

Gloria...

Preghiera a sant'Anna

Sant'Anna, madre della Madre di Dio, prega per noi.

Preghiera a san Gioacchino

San Gioacchino, felice padre della Madre di Dio, prega per noi.

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6° GIORNO

O gloriosa madre di Maria, sant'Anna, per la grande riconoscenza che dimostrasti a Dio quando ti accorgesti di divenire madre per sua grazia, fa' che siamo sempre grati e riconoscenti a Dio per i continui favori che riceviamo da Lui e ci rendiamo degni di riceverne ancora.

Gloria...

Preghiera a sant'Anna

Sant'Anna, madre della Madre di Dio, prega per noi.

Preghiera a san Gioacchino

San Gioacchino, felice padre della Madre di Dio, prega per noi.

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7° GIORNO

O gloriosa madre di Maria, sant'Anna, per quel puro e santo amore che concepisti verso Maria quando diventasti sua fortunatissima madre, ottienici di amare sempre que-sta tua Figlia così santa e nostra Madre così cara, per meritarci la sua protezione.

Gloria...

Preghiera a sant'Anna

Sant'Anna, madre della Madre di Dio, prega per noi.

Preghiera a san Gioacchino

San Gioacchino, felice padre della Madre di Dio, prega per noi.

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8° GIORNO

O gloriosa madre di Maria, sant'Anna, per il grande sacrificio di offrire la tua Bambina fin dai più teneri anni al divino servizio del tempio, ottienici di poter con santo coraggio sacrificare a Dio qualunque cosa Egli voglia chiederci per obbedire alla sua santa Volontà e per ottenere le sue benedizioni.

Gloria...

Preghiera a sant'Anna

Sant'Anna, madre della Madre di Dio, prega per noi.

Preghiera a san Gioacchino

San Gioacchino, felice padre della Madre di Dio, prega per noi.

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9° GIORNO

O gloriosa madre di Maria, sant'Anna, per quella santità fervorosa con cui servisti Dio in tutti i giorni della tua vita, degnati di pregare il Signore di farci vivere da giusti e santi sino alla fine dei nostri giorni.

Gloria...

Preghiera a sant'Anna

Sant'Anna, madre della Madre di Dio, prega per noi.

Preghiera a san Gioacchino

San Gioacchino, felice padre della Madre di Dio, prega per noi.

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(da: "IL LIBRO DELLE NOVENE" Editrice Ancilla)