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giovedì 19 aprile 2018

Invocazione allo Spirito Santo scritta da Don Tonino Bello


Spirito di Dio, che agli inizi della creazione ti libravi sugli abissi dell'universo, e trasformavi in sorriso di bellezza il grande sbadiglio delle cose, scendi ancora sulla terra e donale il brivido dei cominciamenti. Questo mondo che invecchia, sfioralo con l'ala della tua gloria.

Dissipa le sue rughe. Fascia le ferite che l'egoismo sfrenato degli uomini ha tracciato sulla sua pelle. Mitiga con l'olio della tenerezza le arsure della sua crosta. Restituiscile il manto dell'antico splendore, che le nostre violenze le hanno strappato e riversa sulle carni inaridite anfore di profumo.

Permea tutte le cose, e possiedine il cuore. Facci percepire la tua dolente presenza nel gemito delle foreste divelte, nell'urlo dei mari inquinati, nel pianto dei torrenti inariditi, nella viscida desolazione delle spiagge di bitume.

Restituiscici al gaudio dei primordi. Riversati senza misura su tutte le nostre afflizioni. Librati ancora sul nostro vecchio mondo in pericolo. E il deserto, finalmente, ridiventerà giardino, e nel giardino fiorirà l'albero della giustizia, e frutto della giustizia sarà la pace.

Spirito di Dio, che presso le rive del Giordano sei sceso in pienezza sul capo di Gesù e l'hai proclamato Messia, dilaga su questo Corpo sacerdotale raccolto davanti a te.

Adornalo di una veste di grazia. Consacralo con l'unzione, e invitalo a portare il lieto annunzio ai poveri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, e a promulgare l'anno di Misericordia del Signore.

Spirito del Signore, dono del Risorto agli apostoli del cenacolo, gonfia di passione la vita dei tuoi presbiteri. Riempi di amicizie discrete la loro solitudine. Rendili innamorati della terra, e capaci di Misericordia per tutte le sue debolezze. Confortali con la gratitudine della gente e con l'olio della comunione fraterna. Ristora la loro stanchezza, perché non trovino appoggio più dolce per il loro riposo se non sulla spalla del Maestro.
Amen

sabato 14 aprile 2018

GESÙ INSEGNAMI AD AMARE


PREGHIERA LITANICA

Quando il mio cuore è triste ed io mi sento inutile e vuoto,
Gesù, insegnami ad amare

Quando le creature mi deludono e mi sento offeso,                      
Gesù, insegnami ad amare

Quando il tempo passa ed io non riesco a realizzare i miei sogni,   
Gesù, insegnami ad amare

Quando la critica gratuita denigra la mia immagine,                       
Gesù, insegnami ad amare

Quando nessuno mi prende in considerazione,                             
Gesù, insegnami ad amare

Quando sono ripiegato su me stesso e mendico consensi umani,    
Gesù, insegnami ad amare

Quando il desiderio di trasgredire è più forte di quello di ubbidire, 
Gesù, insegnami ad amare

Quando Tu mi solleciti ed io non rispondo,                                   
Gesù, insegnami ad amare

Quando la tua luce splende e io mi ostino a restare nel buio,         
Gesù, insegnami ad amare

Quando il povero mi tende la Tua mano ed io non la riconosco,    
Gesù, insegnami ad amare

Quando Ti vedo triste e solo e non ti offro la mia amicizia,           
Gesù, insegnami ad amare

Quando Ti vedo nel fratello disonorato e mi limito a criticarti,        
Gesù, insegnami ad amare

Quando Ti vedo raggiante di felicità, negli amici che realizzano i loro sogni, ed io, preso dall’invidia, non so gioire con te,
Gesù, insegnami ad amare

(Preghiera del Cuore)